Malocclusione: cause, sintomi e cure per un sorriso perfetto

Malocclusione: cause, sintomi e cure per un sorriso perfetto | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

La malocclusione dentale è un problema comune che può influenzare la salute orale e la qualità della vita. Di seguito ne approfondiamo le sue cause, i sintomi e le possibili cure disponibili. Se soffri di problemi dentali o vuoi sapere di più sulla salute orale, continua a leggere!

Cos’è la malocclusione?

La malocclusione è una condizione in cui i denti non si allineano correttamente quando le arcate dentarie superiore e inferiore si chiudono. Questo disallineamento può causare vari problemi, tra cui difficoltà nella masticazione, dolore mandibolare e problemi estetici.

Tipi di malocclusione

  1. Malocclusione di classe I: la più comune, dove i molari sono allineati correttamente, ma altri denti possono essere affollati, ruotati o spostati.
  2. Malocclusione di classe II: conosciuta anche come retrognazia, dove la mascella superiore sporge più della mascella inferiore.
  3. Malocclusione di classe III: conosciuta come progenia, dove la mascella inferiore sporge oltre la mascella superiore.

Cause

Le cause possono essere molteplici e includono:

  • Fattori genetici>: la struttura delle mascelle e dei denti può essere ereditata dai genitori.
  • Abitudini infantili: uso prolungato del ciuccio, succhiamento del pollice o uso prolungato del biberon.
  • Perdita prematura dei denti da latte: questo può causare lo spostamento dei denti permanenti.
  • Traumi o lesioni: incidenti che danneggiano i denti o le ossa della mascella.
  • Problemi di sviluppo: malformazioni congenite o problemi di sviluppo durante la crescita.

Sintomi della malocclusione

La malocclusione può manifestarsi attraverso vari sintomi, tra cui:

  • Difficoltà nella masticazione: problemi a mordere o masticare il cibo.
  • Dolore mandibolare: dolore o tensione nella mascella.
  • Denti affollati o sporgenti>: denti che si sovrappongono o sporgono.
  • Problemi di pronuncia: difficoltà a pronunciare correttamente alcune parole.
  • Mal di testa e dolore al collo: possono derivare dalla tensione muscolare causata dalla malocclusione.


Cure

La cura della malocclusione dipende dalla gravità del caso e dall’età del paziente. Ecco alcune delle opzioni più comuni:

Apparecchi ortodontici

Gli apparecchi ortodontici sono il metodo più comune per correggere questa condizione. Possono essere fissi (brackets) o rimovibili (aligner trasparenti come Invisalign).

Chirurgia ortognatica

In casi gravi, potrebbe essere necessaria la chirurgia per correggere la posizione delle ossa della mascella.

Estrazione dei denti

In alcuni casi, l’estrazione di uno o più denti può essere necessaria per risolvere il problema di affollamento dentale.

Retainers

Dopo il trattamento ortodontico, l’uso di retainers può aiutare a mantenere i denti nella posizione corretta.

Prevenzione

Prevenire la malocclusione può essere difficile, soprattutto se le cause sono genetiche. Tuttavia, ci sono alcune misure che possono aiutare:

  • Visite regolari dal dentista: controlli periodici possono aiutare a identificare e trattare problemi dentali precocemente.
  • Buone abitudini orali: evitare il succhiamento del pollice e limitare l’uso del ciuccio e del biberon.
  • Igiene orale adeguata: mantenere una buona igiene orale per prevenire la perdita prematura dei denti da latte.

Si tratta di un problema dentale comune che può avere un impatto significativo sulla salute orale e sulla qualità della vita. È importante riconoscere i sintomi e cercare un trattamento adeguato per prevenire complicazioni future.

Prenota una visita presso il nostro poliambulatorio per ricevere una consulenza personalizzata e trovare la soluzione migliore per il tuo sorriso.

Terapia canalare: quando si necessita la devitalizzazione del dente

Terapia canalare: quando si necessita la devitalizzazione del dente | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

Vi sono casi in odontoiatria in cui, per ottenere il migliore risultato finale, è necessario sacrificare un elemento, come si fa appunto in endodonzia con la terapia canalare, un procedimento che può essere necessario quando il tessuto interno del dente, noto come polpa, diventa infetto o danneggiato in modo irreparabile. Si parla in questo caso di dente devitalizzato.

Continue reading

Dente del giudizio: quali problemi comporta e quando si estrae

Dente del giudizio: quali problemi comporta e quando si estrae | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

Il dente del giudizio, o terzo molare, è spesso la causa di disagi e problemi dentali. È l’ultimo molare in ciascuna delle quattro arcate dentali. Spesso, emerge nella tarda adolescenza o nei primi anni venti. Mentre in alcuni casi può crescere senza causare alcun disturbo, in molti altri può comportare complicazioni che richiedono un’azione tempestiva, come l’estrazione.

Problemi correlati

Vedi anche: Controllo dal dentista: perché è importante farlo ogni sei mesi

  • Dolore e infiammazione

La crescita del dente del giudizio può causare dolore e infiammazione, specialmente se c’è una mancanza di spazio nella mascella.

  • Sovrapposizione e impatto

In molti casi, il dente del giudizio può crescere in posizione errata, sovrapponendosi agli altri denti o rimanendo impattato nella gengiva.

  • Carie e infezioni

La posizione difficile da pulire può rendere il dente del giudizio suscettibile a carie e infezioni, che possono diffondersi ad altri denti e alla mascella.

Perché estrarre il dente del giudizio

  • Risoluzione dei problemi

L’estrazione del dente del giudizio può risolvere o prevenire molti dei problemi correlati, come dolore, infiammazione, sovrapposizione, impatto, carie e infezioni.

  • Prevenzione delle complicazioni future

Rimuovere un dente del giudizio problematico può prevenire complicazioni future più gravi, come danni ai denti adiacenti, cisti o tumori nella mascella.

  • Miglioramento della salute orale generale

Affrontare tempestivamente i problemi correlati al dente del giudizio attraverso l’estrazione può migliorare significativamente la salute orale generale del paziente, riducendo il rischio di problemi dentali futuri.

Procedure di estrazione

Quando si affronta l’estrazione del dente del giudizio, il processo coinvolge diverse fasi cruciali per garantire un risultato efficace e una rapida guarigione. Prima di tutto, il dentista o l’odontoiatra condurrà una valutazione dettagliata della situazione con esami clinici approfonditi e l’analisi di radiografie per comprendere la posizione del dente del giudizio e rilevare eventuali complicazioni.

Il paziente viene poi preparato per la procedura con somministrazione di anestesia locale o generale, affinché il paziente non provi dolore durante l’intervento. Successivamente, il dentista procede con l’estrazione del dente del giudizio. In alcuni casi, l’estrazione può essere semplice e richiedere solo l’applicazione di una pressione controllata per rimuovere il dente. Tuttavia, se il dente è impattato o se ci sono complicazioni, potrebbe essere necessario un approccio chirurgico più complesso con incisioni nella gengiva.

Dopo l’estrazione, il paziente sarà informato sulle misure post-operatorie da seguire per favorire una rapida guarigione. Queste istruzioni possono includere l’assunzione di farmaci per il dolore, l’applicazione di ghiaccio per ridurre l’infiammazione e il rispetto di una dieta morbida per evitare di disturbare l’area estratta.

Visita odontoiatrica

Presso il Centro Politerapico Polidiagnostico di Monza possiamo mettere al vostro servizio professionisti odontoiatri altamente competenti in grado di offrirvi una prima visita completa e seguirvi con le tecniche più innovative e sicure.

Maggiori informazioni?

Contattateci ora, oppure prenotate la vostra visita online!

Pedodonzia: a che età i bambini possono mettere l’apparecchio ortodontico?

Pedodonzia: a che età i bambini possono mettere l’apparecchio ortodontico? | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

Non sempre i benefici della pedodonzia (e in questo caso più specificamente dell’odontoiatria pediatrica) vengono adeguatamente compresi e apprezzati nel tempo, ma come è risaputo, l’utilizzo di un apparecchio ortodontico per trattare i problemi dentali di tipo ortodontico già in età pediatrica consente di prevenire molto più che un sorriso non perfettamente allineato, quali ad esempio:

  • malformazioni di mascella e mandibola
  • affollamenti dentali
  • prematura caduta dei denti
  • cefalee
  • tensioni cervicali
  • problemi posturali.

A che età dunque è possibile, o doveroso, intervenire con l’applicazione di un apparecchio ortodontico?

Primo step: visita di controllo

La prima risposta, quella più veloce, è che non si tratta di un fattore che può essere calcolato preventivamente da un genitore: essendo ogni situazione a sé, deve come tale venire valutata dall’odontoiatra durante la visita di controllo, che decide a seconda dell’età del paziente, del suo assetto dentale e di altri fattori quali l’anamnesi familiare se si necessita di iniziare un percorso correttivo con una soluzione ortodontica.

Apparecchio ortodontico per fasce di età

Analizzando invece le età e i problemi correlati, è bene evidenziare come, nei casi più gravi, lo specialista può considerare l’apparecchio ortodontico già all’età di 3-4 anni, laddove si presenti un palato troppo stretto che necessiti di essere trattato prima dell’ossificazione completa dello stesso.

I medesimi problemi possono in altri casi essere affrontati in ogni caso con l’ortodonzia anche fino agli 8 anni, sempre in ogni caso con carattere di urgenza.

A partire dai 10 anni si può intervenire invece anche sull’affollamento e allineamento dentale, sia per sistemare le problematiche di cui sopra che per incrementare l’estetica del sorriso.

Apparecchi ortodontici: quali sono?

Vediamo quindi le soluzioni più comunemente utilizzate in ortodonzia. La soluzione più tradizionale e conosciuta è rappresentata dai brackets in metallo, composti da attacchi a placchette posti al di sopra dei denti, guidati da sistemi di molle ed elastici e sorretti da un filo metallico teso a seconda delle necessità soggettive.

Alternativa popolare sono i brackets in ceramica, che rappresentano una soluzione più discreta a livello estetico, e per questo preferiti; hanno di contro la necessità di una più attenta e costante manutenzione, oltre che a una maggiore sensibilità alle macchie causate da particolari alimenti quali caffè e prodotti ricchi di coloranti.

Abbiamo poi gli apparecchi ortodontici linguali, che differiscono dai brackets in metallo per la loro applicazione nella parte interna dell’arcata dentale.

Infine, la soluzione che negli ultimi anni ha rivoluzionato il settore: gli allineatori invisibili, che sono difficilmente notabili anche a distanza ravvicinata, e che consentono un maggiore agio nei rapporti sociali anche per soggetti di età più avanzata che vogliono correggere i propri difetti dentali. Questi offrono inoltre maggiore autonomia, in quanto possono essere rimossi dal paziente, e riducono le irritazioni del cavo orale causate da fili, molle e attacchi metallici.

Anche la scelta dell’apparecchio ortodontico più idoneo va in ogni caso discussa con il vostro dentista.

Volete prenotare una visita odontoiatrica? Contattate ora il Centro Politerapico di Monza!

Scopri Invisalign al Politerapico di Monza

Scopri Invisalign al Politerapico di Monza | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

Presso il centro Politerapico di Monza è possibile trovare Invisalign, il trattamento ortodontico che consente di riallineare il sorriso con un apparecchio trasparente e dal massimo comfort.

Previo appuntamento, i nostri specialisti sono a disposizione per effettuare una visita che vi consente di valutare la vostra situazione e i vantaggi degli apparecchi ortodontici Invisalign in poco tempo: attraverso lo scanner intraorale 3D iTero verrà infatti rilevata l’impronta digitale del vostro cavo orale in qualche secondo e mostrata su schermo, e da questa sarà possibile discutere un trattamento personalizzato.

La visita sarà effettuata come da norma seguendo i protocolli Covid-19.

Quali casi può trattare Invisalign?

Il sistema può trattare differenti casi di correzione del sorriso, dalle condizioni più semplici di raddrizzamento fino alle dentature più complicate, sia per gli adulti con situazioni ormai stabilizzate che per bambini con denti in fase di sviluppo. Nello specifico, è possibile intervenire su:

  • Morso profondo;
  • Morso inverso;
  • Morso crociato;
  • Denti con spazi;
  • Morso aperto;
  • Denti affollati;
  • Bambini e denti permanenti;
  • Denti generalmente dritti.

Perché Invisalign è la soluzione preferita dai pazienti

Con il sistema Invisalign molte persone hanno sistemato situazioni di malocclusione e dentature fuori asse, rimanendo soddisfatti per la discrezione estetica degli apparecchi, per la facilità di rimozione e applicazione in completa autonomia, e per i risultati ottenuti, i quali si dimostrano essere duraturi. Con un regolare utilizzo giornaliero di 22 ore, che consente una finestra temporale sufficiente per il consumo dei pasti, il trattamento mostra i primi risultati, a seconda dei casi, già a partire da sei mesi dalla loro applicazione. Invisalign può essere tranquillamente utilizzato anche in presenza di corone, ponti e impianti dentali, e non richiede una manutenzione impegnativa.

Potete trovare maggiori informazioni su Invisalign o prenotare una visita dal sito del centro Politerapico di Monza.

Che cos’è lo stripping dentale e quando procedere al trattamento

Che cos’è lo stripping dentale e quando procedere al trattamento | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

La tecnica dello stripping dentale viene applicata in campo ortodontico per favorire l’allineamento dei denti, laddove questi presentino un diametro mesio-distale eccedente. Nel momento in cui infatti quella che può essere descritta come la larghezza dell’elemento dentale non consente le comuni operazioni di ortodonzia, è possibile procedere a piccole abrasioni al fine di incrementare lo spazio utile; questa tecnica può essere applicata sia per i settori frontali che per i denti posteriori. 

Una volta corretta la struttura del dente, è quindi possibile procedere alla correzione dell’allineamento dentale tramite l’applicazione di brackets (i comuni apparecchi ortodontici) o con altre tecniche di ortodonzia. Ma la limatura del dente consente anche di risolvere problematiche di tipo estetico, quale la riduzione dei cosiddetti triangoli neri, ovvero spazi che non vengono riempiti dalla papilla proprio a causa dell’eccedenza delle dimensioni del dente.

Stripping dentale: la procedura

Dopo che è stata appurata la possibilità di eseguire l’intervento sul paziente, il professionista esegue le opportune radiografie e, grazie ad appositi software, calcola le quantità di materiale da asportare per ottimizzare lo spazio necessario all’allineamento dentale. Lo stripping dentale viene eseguito solo dopo le pratiche ortodontiche primarie, che consentono di iniziare il processo di livellamento e allineamento dei denti, per prendere le misure per le fasi successive. Una volta offerta un’adeguata protezione ai tessuti molli, l’abrasione può avvenire sia manualmente tramite lima e carta abrasiva, che in modo meccanico, utilizzando una fresa; quando necessario, si applicano elementi distanziatori tra i denti, in modo da lavorare con maggiore agilità. Dopo aver dunque asportato il materiale in eccesso, si esegue la lucidatura, una pratica che consiste nel lisciare le superfici per eliminare le ruvidità che portano alla formazione di biofilm.

Eventualmente, per i soggetti con una maggiore sensibilità dentale, è possibile prendere in considerazione un ciclo di applicazioni di fluoro per remineralizzare lo smalto abraso.

Quando non è consigliato praticare lo stripping dentale?

Con la sempreverde premessa che ogni situazione clinica deve essere valutata singolarmente, la tecnica dello stripping si dimostra utile per situazioni (affollamenti) di lieve o media entità, dove si necessita di rimuovere complessivamente un massimo di 5-6 mm di smalto dentale per l’intera arcata. Viceversa, si rende necessario valutare altre ipotesi, quale ad esempio l’estrazione del dente e la sostituzione con una protesi. Generalmente, difatti, la quantità di smalto asportabile si aggira intorno agli 0,5-0,8 mm per ogni punto di contatto tra gli elementi dentali.

Vi sono inoltre altre situazioni in cui si presentano delle controindicazioni. Lo stripping innanzitutto non può essere applicato in presenza di corone, ponti e altre applicazioni protesiche, o in caso di ipersensibilità, carenza di smalto dentale (ipoplasia), scarsa igiene orale o denti di forma rettangolare. Con accesso limitato ai punti di contatto, dato da malposizioni dentali, l’abrasione deve essere rimandata al raggiungimento di un allineamento idoneo dei denti in arcata. Infine, lo stripping dentale non può essere eseguito in caso di spessori insufficienti dello smalto, dal momento che il dente potrebbe sviluppare ipersensibilità ed essere maggiormente esposto al rischio di carie.

Volete prenotare una visita odontoiatrica o maggiori informazioni sullo stripping dentale? Contattate ora il Centro Politerapico di Monza!