Come prevenire l’osteopenia ed evitare che degeneri in osteoporosi

Come prevenire l’osteopenia ed evitare che degeneri in osteoporosi

La prevenzione dell’osteopenia è una misura utile e consigliata a tutti i soggetti predisposti a sviluppare questa condizione legata alla riduzione della densità minerale ossea (BMD), un valore che indica la quantità di minerali per centimetro cubo presente nell’osso, e quindi strettamente correlata alla salute dello stesso. Prevenire e rilevare la patologia consente infatti di conservare un’ossatura forte e ridurre i rischi di frattura che aumentano inevitabilmente con l’insorgere dell’osteopenia, oltre a evitare la degenerazione della stessa in osteoporosi, ovvero una forma più grave.

Osteopenia: prevenzione e fattori di rischio

Vi sono più fattori di rischio per lo sviluppo dell’osteopenia, ed essendo alcuni di questi inevitabili, è bene conoscere quelli su cui è possibile intervenire per contrastare la perdita di densità ossea. Nello specifico, sono stati individuate le seguenti cause:

  • Invecchiamento;
  • Riduzioni ormonali (testosterone per gli uomini, estrogeni per le donne);
  • Predisposizione genetica;
  • Fumo e alcol;
  • Problemi di alimentazione;
  • Sedentarietà.

Da un’analisi dei fattori esposti, si può evincere in autonomia come uno stile di vita sano, comprendente quindi una corretta alimentazione e un’attività fisica quotidiana, siano indispensabili per conservare la salute delle ossa. Allo stesso tempo, è necessario controllare anche i valori della vitamina D, un nutriente importante anche per la salute del colon-retto che può essere trovato in alimenti quali formaggi grassi e pesci quali tonno, salmone e sgombro, e prevedere eventualmente un’integrazione tramite supplementi. Essenziale poi è anche l’apporto di calcio, componente fondamentale delle ossa. Eventualmente, a seguito di una visita dall’endocrinologo potranno essere prescritti appositi farmaci per contenere l’avanzare della patologia.

Sintomatologia e diagnosi dell’osteopenia

La difficoltà di una diagnosi tempestiva dell’osteopenia è data dal fatto che in una fase iniziale il quadro clinico risulta privo di sintomi evidenti, pertanto è difficile accorgersi per tempo della presenza di questa condizione. Nel tempo, possono invece insorgere fratture ossee, con maggiore frequenza per la spina dorsale, eventualmente precedute da osteoalgia.

Ad oggi, il metodo più efficace per diagnosticare osteopenia e osteoporosi è l’esame della densitometria ossea (MOC). Tramite la tecnica DEXA, ossia a doppio raggio X, vengono rilevati i due parametri di riferimento che sono la massa ossea e la densità minerale ossea; questi vengono poi interpretati attraverso il T-score, il quale con valori compresi tra -1 e -2,5 porta alla diagnosi di osteopenia, mentre con valori inferiori a -2,5 si parla invece di osteoporosi. Si tratta di un esame che viene consigliato anche ai soggetti celiaci, in quanto predisposti allo sviluppo della patologia.

Per appuntamenti: 0392103560, vai al nostro sito di prenotazione o scarica la nostra App Politerapico per Android o iOS.

Cos’è lo strabismo e come curarlo

Cos'è lo strabismo e come curarlo | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

Cos’è lo strabismo

Lo strabismo è un disturbo oculistico con deviazione degli assi visivi causata da un malfunzionamento dei muscoli oculari estrinseci, responsabili della mobilità del bulbo oculare.

A causa di questo disturbo lo strabico non riesce a vedere tridimensionalmente, ma vede con un occhio solo. Questa patologia inoltre è spesso collegata ad altre problematiche conseguenti come mal di testa, visione doppia, torcicollo o altre posizioni anomale del capo. Anche la componente psicologica di questa patologia va considerata in quanto lo strabismo si configura anche come importante problema estetico.

Esistono diversi tipi di strabismo:

  • Convergente: occhio deviato verso l’interno
  • Divergente: occhio deviato verso l’esterno
  • Verticale: occhio deviato verso l’alto o il basso.

Il lavoro del medico consiste nel correggere queste deviazioni ripristinando il corretto funzionamento dei muscoli oculari.

Diagnosi e prevenzione

Lo strabismo può essere identificato già durante le prime visite pediatriche o addirittura alla nascita (può infatti essere anche ereditario), ma può anche svilupparsi successivamente a causa di traumi, forti stress o febbri alte. E’ stato dimostrato che per evitare danni permanenti è importante diagnosticare lo strabismo entro i tre annidi età, per questo è importante effettuare controlli sin dai primi anni di vita del bambino.

Esistono infatti alcuni difetti visivi che se non trattati possono portare a questa condizione, tra questi troviamo l’ambliopia, comunemente chiamata “occhio pigro” che impedisce la normale collaborazione tra i due occhi, generando di solito uno strabismo divergente, o anche l’ipermetropia che invece può determinare una tipologia convergente.

Le cure

Fortunatamente la maggior parte dei casi di strabismo è migliorabile o totalmente correggibile.

A seconda della specificità o della gravità dello strabismo è possibile adottare diverse soluzioni, ad esempio i casi refrattivi possono essere corretti con gli occhiali, altri necessitano dell’occlusione di un occhio tramite uno speciale cerotto o la pratica di esercizi ortottici, altri ancora migliorano notevolmente se trattati con tossina botulinica, mentre per i casi più gravi è necessario intervenire chirurgicamente.

In generale le tecniche oggi utilizzate sono molto meno invasive rispetto al passato e anche nel caso di intervento la ferita si rimargina in pochi giorni e anche il rossore sparisce in breve tempo.

Per appuntamenti: 0392103560, vai al nostro sito di prenotazione o scarica la nostra App Politerapico per Android o iOS.