Cause, sintomi e trattamenti del varicocele.

Il varicocele è una condizione relativamente comune che colpisce molti uomini, ma spesso non viene diagnosticata in modo tempestivo. Il varicocele si verifica quando le vene all’interno dello scroto, che drena il sangue dai testicoli, diventano dilatate e congestionate. Ma quali opzioni di trattamento offre la medicina moderna? Ne parliamo in questo articolo.

Cause del varicocele:

Le cause precise del varicocele non sono completamente chiare, ma si ritiene che il problema derivi da un malfunzionamento delle valvole nelle vene spermatiche, che impedisce al sangue di fluire correttamente. Il risultato è un ristagno sanguigno che causa l’ingrossamento delle vene.

Alcuni fattori che possono aumentare il rischio di varicocele includono:

  • Età: il varicocele si sviluppa solitamente durante la pubertà, ma può manifestarsi a qualsiasi età.
  • Anomalie anatomiche: una predisposizione congenita a malformazioni delle vene può aumentare il rischio.
  • Attività fisica intensa: sebbene non sia una causa diretta, un’intensa attività fisica senza adeguati periodi di recupero potrebbe contribuire al problema.

Sintomi più comuni del varicocele:

In molti casi, il varicocele è asintomatico e viene scoperto casualmente durante una visita medica o un esame di routine. Tuttavia, alcuni uomini possono avvertire i seguenti sintomi:

  • Dolore scrotale o sensazione di pesantezza, che può peggiorare durante l’attività fisica o alla fine della giornata.
  • Infertilità: il varicocele è una delle principali cause di infertilità maschile.
  • Cambiamenti nelle dimensioni dei testicoli: uno dei testicoli può sembrare più piccolo o meno sviluppato.

Trattamenti per il varicocele:

Il trattamento del varicocele dipende dalla gravità dei sintomi e dalla presenza di problemi di fertilità. Le opzioni includono:

1. Trattamenti conservativi: in molti casi, quando il varicocele è lieve o non causa sintomi evidenti, non è necessario un trattamento immediato. Il medico potrebbe consigliare di monitorare la condizione regolarmente.

2. Chirurgia: se il varicocele causa dolore significativo o problemi di fertilità, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere il problema. Le tecniche più comuni sono la varicocelectomia e l’embolizzazione.

3. Monitoraggio della fertilità: se il varicocele è correlato a problemi di fertilità, potrebbe essere necessario un trattamento per migliorare la qualità del seme, come l’uso di farmaci o la raccolta di spermatozoi per la fecondazione assistita.

 

Prenota una visita medica presso il nostro centro Politerapico a Monza:

Se hai riscontrato problemi di fertilità o avverti dolore scrotale, non esitare a rivolgerti a uno specialista per una valutazione approfondita. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo possono ridurre i rischi di complicazioni e migliorare le possibilità di fertilità. 

Presso il Politerapico Polidiagnostico Monza, i nostri esperti sono a disposizione per fornirti diagnosi accurate e soluzioni terapeutiche personalizzate per il varicocele e altre problematiche andrologiche.

Prenotare una visita presso il nostro centro è semplice: contattaci tramite il nostro sito, chiamaci per fissare un appuntamento o scarica la nostra App Politerapico per Android o iOS. Il nostro team di esperti sarà felice di aiutarti a trovare il percorso terapeutico più adatto alle tue esigenze.

Coronaropatia: cos’è, cause, sintomi e trattamenti

coronopatia aterosclerosi

La coronaropatia, o malattia coronarica, è una condizione che colpisce le arterie coronarie, i vasi sanguigni che forniscono ossigeno e nutrienti al cuore. Si tratta di una delle patologie cardiache più comuni e può essere molto pericolosa se non diagnosticata e trattata tempestivamente. In questo articolo, esploreremo cos’è la coronaropatia, le sue cause, i sintomi e le opzioni di trattamento disponibili.

Cos’è la coronaropatia?

La coronaropatia si verifica quando le arterie coronarie si restringono o si bloccano a causa dell’accumulo di placca. Questo fenomeno è noto come aterosclerosi. La placca è composta da grasso, colesterolo, calcio e altre sostanze presenti nel sangue. Quando le arterie coronarie si restringono, il flusso sanguigno verso il cuore si riduce, compromettendo l’apporto di ossigeno e aumentando il rischio di danni al muscolo cardiaco. Se l’ostruzione è significativa, può provocare angina (dolore al petto) o portare a un infarto del miocardio.

Cause della coronaropatia

Le principali cause della coronaropatia sono legate a uno stile di vita non salutare e a fattori di rischio cardiovascolare. Alcune delle cause più comuni includono:

  1. Aterosclerosi: L’accumulo di placca nelle arterie coronarie è la causa principale. La placca si forma quando il colesterolo “cattivo” (LDL) e altre sostanze si depositano sulle pareti delle arterie, creando uno strato che restringe i vasi sanguigni.
  2. Ipertensione (pressione alta): L’elevata pressione sanguigna può danneggiare le pareti delle arterie, favorendo la formazione di placca e aumentando il rischio di coronaropatia.
  3. Colesterolo alto: Un livello elevato di colesterolo LDL nel sangue può contribuire alla formazione di placche nelle arterie coronarie.
  4. Fumo: Il fumo danneggia le pareti dei vasi sanguigni e aumenta la formazione di placca. Inoltre, favorisce la coagulazione del sangue, aumentando il rischio di ostruzioni.
  5. Diabete: Il diabete non controllato danneggia le arterie e aumenta il rischio di aterosclerosi, poiché l’elevato livello di zucchero nel sangue può danneggiare i vasi sanguigni.
  6. Obesità e inattività fisica: Un peso corporeo eccessivo e una vita sedentaria sono fattori di rischio significativi per la coronaropatia, poiché favoriscono l’accumulo di colesterolo e danno alle arterie.
  7. Fattori genetici: La predisposizione familiare gioca un ruolo importante nella malattia coronarica. Se i membri della famiglia hanno avuto malattie cardiache, il rischio aumenta.
  8. Stress: Lo stress prolungato può contribuire a danni cardiaci, aumentando la pressione sanguigna e peggiorando i livelli di colesterolo.

Sintomi della coronaropatia

I sintomi della coronaropatia possono variare a seconda della gravità della condizione. Alcuni pazienti possono non avvertire alcun sintomo fino a quando non si verifica un episodio grave, come un infarto. I sintomi comuni includono:

  1. Dolore al petto (angina): Il sintomo più comune di coronaropatia è il dolore toracico, noto come angina. Questo dolore può essere acuto, opprimente o simile a una sensazione di pressione e spesso si verifica durante l’attività fisica o lo stress emotivo.
  2. Affaticamento: La riduzione del flusso sanguigno al cuore può causare stanchezza e debolezza, anche con attività di bassa intensità.
  3. Respiro corto: La mancanza di ossigeno al cuore può portare a difficoltà respiratorie, soprattutto durante l’attività fisica.
  4. Palpitazioni: Sensazione di battito cardiaco irregolare o accelerato, che può essere un segnale di malattia coronarica.
  5. Sudorazione e nausea: In alcuni casi, un infarto del miocardio o un episodio grave di coronaropatia può causare sudorazione fredda, nausea e vertigini.

Diagnosi della coronaropatia

La diagnosi di coronaropatia richiede una valutazione medica approfondita. Il medico eseguirà un esame fisico e raccoglierà informazioni sui fattori di rischio del paziente. Le seguenti indagini possono essere utilizzate per confermare la diagnosi:

  1. ECG (elettrocardiogramma): Test che rileva l’attività elettrica del cuore e può evidenziare segnali di danni al cuore.
  2. Ecocardiogramma: Un’ecografia del cuore che permette di vedere come funziona il muscolo cardiaco.
  3. Angiografia coronarica: Un esame che utilizza un mezzo di contrasto per visualizzare le arterie coronarie e rilevare eventuali ostruzioni.
  4. Test da sforzo: Il paziente cammina su un tapis roulant mentre vengono monitorati il cuore e il respiro per valutare la risposta cardiaca allo stress fisico.

Prevenzione della coronaropatia

La prevenzione è il modo migliore per ridurre il rischio di coronaropatia. Alcuni consigli utili includono:

  • Adottare una dieta sana ed equilibrata, ricca di frutta, verdura e grassi sani.
  • Fare esercizio fisico regolare.
  • Monitorare i livelli di colesterolo e la pressione sanguigna.
  • Non fumare e limitare il consumo di alcol.
  • Gestire lo stress in modo sano.
  • Sottoporsi a controlli regolari per monitorare la salute cardiaca.

Prenota una visita medica presso il nostro centro:

La coronaropatia è una condizione che può compromettere seriamente la salute del cuore se non trattata correttamente. La prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono essenziali per migliorare la qualità della vita e ridurre i rischi di complicazioni gravi come l’infarto. Se sospetti di essere a rischio o avverti sintomi correlati, è importante consultare un medico specialista per una valutazione approfondita. Con le giuste cure e modifiche allo stile di vita, è possibile gestire la coronaropatia e vivere una vita lunga e sana. Prenotare una visita presso il nostro centro è semplice: contattaci tramite il nostro sito, chiamaci per fissare un appuntamento o scarica la nostra App Politerapico per Android o iOS. Il nostro team di esperti sarà felice di aiutarti a trovare il percorso terapeutico più adatto alle tue esigenze.

Ecografia Doppler: cos’è e cosa rileva.

ecografia-doppler

L’ecografia Doppler è una tecnica diagnostica non invasiva che utilizza onde sonore per analizzare il flusso sanguigno all’interno dei vasi sanguigni. Grazie alla sua capacità di fornire immagini dettagliate e di misurare la velocità del sangue che scorre attraverso le arterie e le vene, è uno strumento fondamentale nella diagnosi e nel monitoraggio di varie patologie cardiovascolari e vascolari.

Nel nostro Centro Politerapico, offriamo il servizio di ecografia Doppler, una prestazione utile per valutare la salute dei vasi sanguigni e diagnosticare precocemente condizioni che potrebbero compromettere la circolazione sanguigna e la salute generale. Ma vediamo nel dettaglio come funziona e perché è importante farla.

Cos’è l’ecografia Doppler?

L’ecografia Doppler è un tipo speciale di ecografia che, oltre a generare immagini dei vasi sanguigni, sfrutta l’effetto Doppler per misurare la velocità e la direzione del flusso sanguigno. Quando il sangue scorre attraverso le arterie o le vene, emette onde sonore che vengono rilevate dal dispositivo. L’ecografo converte queste onde sonore in immagini e dati, permettendo ai medici di vedere non solo la struttura dei vasi sanguigni, ma anche se il flusso sanguigno è regolare e senza ostacoli.

A cosa serve l’ecografia Doppler?

L’ecografia Doppler è utilizzata per rilevare e monitorare una serie di patologie vascolari e cardiovascolari. Alcuni dei principali motivi per cui viene prescritta sono:

  1. Valutazione della circolazione sanguigna: L’ecografia Doppler è particolarmente utile per esaminare il flusso sanguigno nelle arterie e nelle vene, aiutando a individuare eventuali ostruzioni, restringimenti o malformazioni vascolari.
  2. Diagnosi di malattie vascolari periferiche: Queste patologie riguardano la circolazione sanguigna nelle gambe e nelle braccia e sono frequentemente causate dall’accumulo di placche di colesterolo (aterosclerosi). L’ecografia Doppler può rilevare la presenza di arterie occluse o indurite, aiutando a prevenire complicazioni più gravi come gli attacchi ischemici.
  3. Monitoraggio delle varici: L’ecografia Doppler è uno strumento chiave per studiare il sistema venoso, in particolare per diagnosticare e monitorare la presenza di varici e di eventuali problemi con le valvole venose che possono portare a insufficienza venosa cronica.
  4. Prevenzione di ictus e infarti: Esaminando il flusso sanguigno nelle arterie principali, l’ecografia Doppler può identificare stenosi o placche aterosclerotiche che potrebbero aumentare il rischio di ictus o infarto.
  5. Controllo di malformazioni vascolari congenite: In alcuni casi, l’ecografia Doppler è utilizzata per individuare difetti nei vasi sanguigni fin dalla nascita, come nel caso delle fistole artero-venose o aneurismi.

Cosa rileva l’ecografia Doppler?

Con l’ecografia Doppler è possibile rilevare diverse problematiche relative al flusso sanguigno e alla salute dei vasi sanguigni, tra cui:

  • Stenosi o ostruzione delle arterie, che può ridurre il flusso di sangue verso gli organi vitali.
  • Aneurismi: dilatazioni anomale delle arterie, che possono rompersi e causare gravi emorragie.
  • Insufficienza venosa: quando le vene non riescono a trasportare correttamente il sangue al cuore, spesso a causa di valvole mal funzionanti.
  • Coaguli sanguigni (trombosi): la presenza di coaguli che bloccano il flusso sanguigno in uno o più vasi.
  • Varici: dilatazione anomala delle vene, che può causare gonfiore, dolore e altre complicazioni.
  • Alterazioni del flusso sanguigno in seguito a malattie cardiache o altre condizioni.

Quando è consigliata l’ecografia Doppler?

L’ecografia Doppler può essere raccomandata in diverse situazioni, come:

  • In caso di dolore alle gambe o gonfiore che potrebbe indicare problemi venosi.
  • Per chi ha fattori di rischio cardiovascolare come ipertensione, diabete, colesterolo alto o una storia familiare di malattie cardiache.
  • In caso di presenza di varici o se si sospetta una trombosi venosa.
  • Per il monitoraggio di pazienti post-operatori che hanno subito interventi ai vasi sanguigni o al cuore.

Prenota un’ecografia Doppler presso il nostro centro:

L’ecografia Doppler è un esame semplice, veloce e non invasivo che consente di diagnosticare e monitorare una serie di patologie vascolari e cardiache. Presso il nostro Centro Politerapico, offriamo un servizio di ecografia Doppler di alta qualità, eseguito da esperti professionisti. Se hai sintomi legati alla circolazione o desideri effettuare un controllo preventivo, prenota il tuo appuntamento con noi. La salute del cuore e dei vasi sanguigni è fondamentale, e un esame tempestivo può fare la differenza per prevenire complicazioni future. Prenotare una visita è semplice: contattaci tramite il nostro sito, chiamaci per fissare un appuntamento o scarica la nostra App Politerapico per Android o iOS. Il nostro team di esperti sarà felice di aiutarti a trovare il percorso terapeutico più adatto alle tue esigenze.

Alopecia: comprendere le cause e i rimedi.

L’alopecia è una condizione che colpisce molte persone, portando alla perdita dei capelli. Sebbene sia un problema comune, può avere un impatto significativo sull’autostima e sul benessere psicologico di chi ne soffre. In questo articolo, esploreremo le cause dell’alopecia, i vari rimedi disponibili e gli esami diagnostici utili per affrontare questa problematica.

Cosa è l’alopecia?

L’alopecia si riferisce alla perdita di capelli in varie forme e può manifestarsi in diversi modi. Le forme più comuni includono:

  • Alopecia areata: caratterizzata da chiazze rotonde di perdita di capelli.
  • Alopecia androgenetica: nota anche come calvizie comune, è spesso ereditaria e colpisce sia uomini che donne.
  • Alopecia totale: perdita totale dei capelli sul cuoio capelluto.
  • Alopecia universale: perdita totale di tutti i peli del corpo.

Cause dell’alopecia

Le cause dell’alopecia possono variare significativamente e includere:

  1. Fattori genetici: l’alopecia androgenetica è spesso ereditaria e legata a fattori ormonali.
  2. Stress e traumi: eventi stressanti o traumatici possono innescare la perdita di capelli.
  3. Malattie autoimmuni: condizioni come l’alopecia areata sono il risultato di una risposta immunitaria anomala.
  4. Squilibri ormonali: cambiamenti ormonali, come quelli durante la gravidanza o la menopausa, possono influenzare la crescita dei capelli.
  5. Carenze nutrizionali: una dieta povera di nutrienti essenziali può contribuire alla perdita di capelli. Vitamine come A, D, E, ferro e zinco sono cruciali per la salute dei capelli.
  6. Condizioni mediche: malattie come la tiroidite, le infezioni del cuoio capelluto o altre patologie possono causare alopecia.

Esami e diagnosi

Se si sospetta di soffrire di alopecia, è fondamentale consultare un professionista per una diagnosi accurata. Gli esami possono includere:

  • Visita dermatologica: un medico specialista esaminerà il cuoio capelluto e i capelli per determinare la causa della perdita.
  • Analisi del sangue: per valutare i livelli ormonali e le eventuali carenze nutrizionali.
  • Biopsia del cuoio capelluto: in alcuni casi, potrebbe essere necessaria per esaminare il follicolo pilifero e identificare eventuali malattie.

Rimedi per l’alopecia

Esistono diverse opzioni per affrontare l’alopecia, a seconda della causa sottostante e della gravità della condizione. Ecco alcuni rimedi comuni:

  1. Trattamenti topici: prodotti come il minoxidil possono stimolare la crescita dei capelli e rallentare la perdita.
  2. Farmaci orali: farmaci come la finasteride sono utilizzati per trattare l’alopecia androgenetica negli uomini.
  3. Terapie laser: le terapie laser a bassa intensità possono aiutare a stimolare la crescita dei capelli.
  4. Trattamenti naturali: integratori di vitamine e minerali possono supportare la salute dei capelli. Alcuni rimedi naturali, come l’olio di rosmarino, sono stati associati a miglioramenti.
  5. Interventi chirurgici: nei casi più gravi, il trapianto di capelli può essere un’opzione per ripristinare la densità dei capelli.

L’alopecia è una condizione complessa che può influenzare profondamente la vita di chi ne è colpito. È importante affrontare il problema con il supporto di professionisti del settore, che possono fornire diagnosi accurate e trattamenti personalizzati. Se hai domande o preoccupazioni riguardo all’alopecia, non esitare a contattare il Politerapico Polidiagnostico Monza per una consulenza.

Ricorda, la perdita dei capelli è un problema comune e ci sono soluzioni disponibili per aiutarti a ritrovare la fiducia in te stesso.

Prenotare una visita è semplice: contattaci tramite il nostro sito, chiamaci per fissare un appuntamento o scarica la nostra App Politerapico per Android o iOS. Il nostro team di esperti sarà felice di aiutarti a trovare il percorso terapeutico più adatto alle tue esigenze.

Incontinenza urinaria: cos’è, cause e rimedi per migliorare la qualità della vita.

incontinenza-urinaria

L’incontinenza urinaria è una condizione comune che può influire in modo significativo sulla qualità della vita delle persone. Colpisce uomini e donne di tutte le età, anche se è più frequente nelle donne, soprattutto dopo una certa età o in seguito a particolari condizioni mediche. In questo articolo, approfondiremo cos’è l’incontinenza urinaria, le sue cause principali e i rimedi disponibili per trattarla. Infine, vedremo come il nostro centro Politerapico può aiutarti a trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze.

Cos’è l’incontinenza urinaria?

L’incontinenza urinaria è l’incapacità di controllare la fuoriuscita involontaria di urina. Può manifestarsi in vari modi, come un’improvvisa necessità di urinare senza riuscire a trattenersi (incontinenza da urgenza) o perdite di urina che si verificano in situazioni di sforzo fisico, come tosse, risate o sollevamento di pesi (incontinenza da sforzo). Esistono anche casi di incontinenza mista, in cui si combinano i sintomi di entrambe le tipologie.

Principali cause:

Le cause dell’incontinenza urinaria sono molteplici e possono variare a seconda del tipo di incontinenza.

Tra le cause più comuni troviamo:

  1. Debolezza dei muscoli del pavimento pelvico: questo gruppo di muscoli sostiene la vescica e l’uretra, e la loro debolezza può rendere difficile il controllo della minzione. È spesso associata al parto, alla menopausa o all’invecchiamento.
  2. Disturbi neurologici: condizioni come il Parkinson, la sclerosi multipla o un ictus possono compromettere i segnali nervosi che controllano la vescica.
  3. Interventi chirurgici: alcuni interventi, come la rimozione della prostata negli uomini, possono influenzare la capacità di trattenere l’urina.
  4. Infezioni urinarie: le infezioni delle vie urinarie possono temporaneamente causare perdite di urina o aumentare la necessità di urinare.
  5. Assunzione di farmaci: alcuni farmaci, come i diuretici, possono aumentare la produzione di urina e causare episodi di incontinenza.
  6. Stili di vita: obesità, consumo eccessivo di caffeina o alcol e fumo sono fattori che possono contribuire allo sviluppo dell’incontinenza.

Rimedi e terapie:

Fortunatamente, esistono diversi trattamenti efficaci per gestire l’incontinenza urinaria. La scelta del trattamento dipende dalla causa sottostante e dalla gravità del problema.

Ecco alcune opzioni disponibili:

  1. Riabilitazione del pavimento pelvico: esercizi specifici, come gli esercizi di Kegel, possono aiutare a rafforzare i muscoli del pavimento pelvico e migliorare il controllo della vescica. Presso il Politerapico, offriamo programmi di fisioterapia specializzati per la riabilitazione del pavimento pelvico.
  2. Terapie comportamentali: tecniche come il training della vescica e la modifica delle abitudini alimentari (riduzione di caffeina e alcol) possono contribuire a migliorare i sintomi.
  3. Farmaci: in alcuni casi, possono essere prescritti farmaci per rilassare la vescica o aumentare la sua capacità di trattenere l’urina.
  4. Trattamenti minimamente invasivi: per casi più gravi, si possono adottare soluzioni come l’iniezione di agenti volumizzanti nell’uretra o l’impianto di dispositivi che sostengono la vescica.
  5. Chirurgia: in casi estremi, si può ricorrere a interventi chirurgici per riparare i muscoli danneggiati o posizionare una rete di supporto sotto l’uretra.

 

Prenota una visita presso Politerapico.

Se soffri di incontinenza urinaria o sospetti di avere problemi di controllo della vescica, non esitare a rivolgerti a noi. Presso Politerapico, offriamo un approccio multidisciplinare e personalizzato per affrontare questa problematica, coinvolgendo specialisti in urologia, ginecologia e fisioterapia.

Prenotare una visita è semplice: contattaci tramite il nostro sito, chiamaci per fissare un appuntamento o scarica la nostra App Politerapico per Android o iOS. Il nostro team di esperti sarà felice di aiutarti a trovare il percorso terapeutico più adatto alle tue esigenze.

Maggiori informazioni? Contattateci ora.

Vista offuscata: causa, sintomi e trattamenti

Vista offuscata: causa, sintomi e trattamenti | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

La vista offuscata è un sintomo visivo comune che può variare da lieve a grave, influenzando la qualità della vita di milioni di persone.
Questo disturbo può manifestarsi improvvisamente o svilupparsi lentamente nel corso del tempo, e può essere causato da una serie di condizioni oftalmiche o sistemiche.
Vediamo insieme le sue possibili cause e le opzioni di trattamento disponibili per migliorare la salute visiva.

Cosa è la vista offuscata?

La vista offuscata è una condizione in cui l’occhio non riesce a focalizzare le immagini in modo chiaro e nitido. Le cose possono sembrare sfocate, annebbiate o meno definite del normale. Questo sintomo può interessare uno o entrambi gli occhi e può manifestarsi in diversi contesti, come la visione da lontano o da vicino.

Possibili cause

Le cause della vista offuscata possono essere varie e includono condizioni oculari, disturbi sistemici e altri fattori ambientali o comportamentali. Alcune delle cause più comuni includono:

  • Errore di rifrazione: la vista offuscata può essere causata da problemi di refrazione come miopia, ipermetropia, astigmatismo o presbiopia non corretti o non correttamente corretti con occhiali o lenti a contatto.
  • Cataratta: la formazione di cataratta, un opacamento del cristallino dell’occhio, può portare a vista offuscata e graduale perdita della chiarezza visiva.
  • Glaucoma: un aumento della pressione all’interno dell’occhio può danneggiare il nervo ottico e causare visione offuscata, spesso accompagnata da dolore o mal di testa.
  • Malattie retiniche: condizioni come la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare o la retinite pigmentosa possono influenzare la retina e causare disturbi della vista, inclusa la vista offuscata.
  • Patologie corneali: lesioni, infezioni o disturbi della cornea possono interferire con la trasparenza della superficie dell’occhio e causare difficoltà nella visione chiara.

Sintomi associati

Oltre alla visione sfocata, possono essere presenti altri sintomi che indicano una condizione sottostante. Questi possono includere:

  • Difficoltà di visione notturna
  • Sensibilità alla luce
  • Distorsioni visive come linee ondulate o punti ciechi
  • Dolore o disagio negli occhi
  • Mal di testa frequenti

È importante monitorare questi sintomi e consultare un oftalmologo se persistono o peggiorano nel tempo.

Diagnosi e trattamento

La diagnosi della vista offuscata dipende dalla causa sottostante e può richiedere una valutazione completa da parte di un professionista sanitario specializzato in oftalmologia. I test diagnostici possono includere esami della vista, misurazioni della pressione oculare, esami del fondo oculare e, in alcuni casi, imaging avanzati come la tomografia a coerenza ottica (OCT).

Il trattamento della vista offuscata dipenderà dalla causa specifica. Le opzioni di trattamento possono includere:

  • Occhiali o lenti a contatto: correggere errori di refrazione come miopia, ipermetropia, astigmatismo o presbiopia.
  • Chirurgia delle cataratte: rimozione chirurgica delle cataratte opacizzate e impianto di una lente intraoculare.
  • Terapie farmacologiche: trattamenti mirati per malattie oculari come la retinopatia diabetica o la degenerazione maculare.
  • Gestione delle malattie sottostanti: controllo della pressione oculare per il glaucoma, gestione del diabete per prevenire la retinopatia diabetica.
  • Terapie conservative: in alcuni casi, come infezioni corneali o irritazioni oculari, possono essere prescritti farmaci topici o interventi conservativi.

Prevenzione e Gestione

Mantenere uno stile di vita sano, includere controlli regolari della vista e adottare misure preventive possono contribuire a prevenire o gestire la vista offuscata.

Il controllo regolare della pressione oculare, il monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue per i pazienti diabetici e l’uso corretto di occhiali o lenti a contatto sono tutti passi importanti verso la salute visiva a lungo termine.

Affrontare la vista offuscata richiede una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato. Contattaci oggi stesso per saperne di più e prenotare la tua visita.

Per appuntamenti: 0392103560 o compila il form qua sotto.

Neoplasia della mammella: cos’è, sintomi e trattamenti

Neoplasia della mammella: cos’è, sintomi e trattamenti | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

La neoplasia della mammella è un argomento di grande rilevanza nel campo della senologia, la branca della medicina che si occupa dello studio e della cura delle patologie mammarie. In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa sono le neoplasie mammarie, i fattori di rischio, i sintomi, i metodi diagnostici e le opzioni di trattamento.

Cos’è la neoplasia della mammella?

La neoplasia della mammella si riferisce alla formazione di un tumore, benigno o maligno, nel tessuto mammario. I tumori benigni, come i fibroadenomi, non sono cancerosi e raramente rappresentano un pericolo per la vita. Tuttavia, i tumori maligni, noti come cancro al seno, possono essere invasivi e metastatizzare in altre parti del corpo, richiedendo un trattamento immediato e spesso aggressivo.

Fattori di rischio

Diversi fattori possono aumentare il rischio di sviluppare una neoplasia della mammella. Tra questi, il genere femminile è il fattore di rischio principale, sebbene anche gli uomini possano sviluppare il cancro al seno. Altri fattori includono:

  • Età: Il rischio aumenta con l’età, con la maggior parte dei casi diagnosticati nelle donne sopra i 50 anni.
  • Storia familiare: Avere parenti stretti con il cancro al seno può aumentare significativamente il rischio.
  • Mutazioni genetiche: Mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2 sono associate a un rischio maggiore di sviluppare il cancro al seno e alle ovaie.
  • Fattori ormonali: Terapie ormonali, l’uso prolungato di contraccettivi orali e l’età avanzata al momento della prima gravidanza possono influenzare il rischio.

Sintomi

I sintomi della neoplasia della mammella possono variare, ma alcuni segnali comuni includono:

  • Presenza di un nodulo o massa nel seno o sotto l’ascella.
  • Cambiamenti nella forma o nelle dimensioni del seno.
  • Alterazioni della pelle del seno, come arrossamento, desquamazione o ispessimento.
  • Secrezioni dal capezzolo, soprattutto se sanguinolente.

È importante notare che non tutti i noduli al seno sono cancerosi, ma la presenza di uno di questi sintomi dovrebbe essere valutata da un medico il prima possibile.

 

Trattamento

Le opzioni di trattamento per le neoplasie della mammella dipendono dal tipo, dallo stadio del tumore e dalle caratteristiche specifiche del paziente. Le strategie terapeutiche possono includere:

  • Chirurgia: La rimozione del tumore può essere parziale (lumpectomia) o totale (mastectomia).
  • Radioterapia: Utilizzata per distruggere le cellule tumorali residue dopo la chirurgia.
  • Chemioterapia: Impiega farmaci per eliminare le cellule tumorali, spesso usata in combinazione con altri trattamenti.
  • Terapia ormonale: Efficace nei tumori che sono sensibili agli ormoni.
  • Terapia mirata: Tratta specifici cambiamenti nelle cellule tumorali, come l’uso di trastuzumab per tumori HER2-positivi.

 

Prevenzione 

La neoplasia della mammella rappresenta una sfida significativa per la salute delle donne, ma con la diagnosi precoce e i progressi nelle opzioni di trattamento, molte pazienti possono vivere vite lunghe e sane. È essenziale che le donne siano informate sui fattori di rischio e sui sintomi e che partecipino regolarmente agli screening mammografici. 

 

Contattaci oggi stesso per saperne di più e prenotare la tua visita.

Per appuntamenti: 0392103560 o compila il form qua sotto.

Risonanza magnetica: come funziona e cosa può diagnosticare

Risonanza magnetica: come funziona e cosa può diagnosticare | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

La risonanza magnetica è una tecnologia medica all’avanguardia che ha rivoluzionato il campo della diagnostica per immagini: offre una visione dettagliata dell’interno del corpo umano, consentendo ai medici di identificare con precisione molte condizioni mediche.

Cos’è e come funziona?

Abbreviata in RM, è una tecnica di imaging medico non invasiva che utilizza campi magnetici e onde radio per creare immagini dettagliate degli organi e dei tessuti all’interno del corpo umano. A differenza di altre tecniche di imaging, come la radiografia o la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica non impiega radiazioni ionizzanti, rendendola una scelta più sicura per molti pazienti.
La RM sfrutta il comportamento dei nuclei atomici, in particolare quelli di idrogeno, presenti nei tessuti del corpo umano: quando esposti a un campo magnetico potente, questi nuclei si allineano con il campo stesso.
Successivamente, l’apparecchiatura emette impulsi di onde radio che disturbano temporaneamente questo allineamento. Quando le onde radio vengono interrotte, i nuclei ritornano al loro stato originale, rilasciando energia sotto forma di segnali rilevati dall’apparecchiatura e utilizzati per creare le immagini.

Vantaggi e applicazioni in campo medico

Vedi anche: Che cos’è la risonanza magnetica e quando viene consigliata

Uno dei principali vantaggi della risonanza magnetica è la sua capacità di produrre immagini ad alta risoluzione dei tessuti molli, consentendo ai medici di identificare lesioni e anomalie in modo accurato e rendendola particolarmente utile in aree anatomiche dove altre tecniche di imaging potrebbero non essere così informative.
La RM viene utilizzata per diagnosticare e monitorare condizioni come lesioni cerebrali, malattie cardiache, tumori, problemi articolari e molto altro ancora. Inoltre, poiché non utilizza radiazioni ionizzanti, è considerata sicura anche per l’uso nei bambini e nelle donne in gravidanza.

Risonanza magnetica Monza

Presso il nostro Centro Politerapico Polidiagnostico di Monza ci impegniamo a rendere il servizio di risonanza magnetica a Monza accessibile a tutti i pazienti grazie alla convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), in modo che tutti possano usufruire del nostro servizio di risonanza magnetica.
Contattaci oggi stesso per saperne di più sui nostri servizi e per prenotare la tua visita.
Per appuntamenti: 0392103560 o compila il form qua sotto.

Elettrocardiogramma (ECG): cos’è, a cosa serve e quando farlo

Elettrocardiogramma (ECG): cos'è, a cosa serve e quando farlo: quali sono i disturbi più comuni | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

L’elettrocardiogramma (ECG) è uno strumento fondamentale per la diagnosi e il monitoraggio delle condizioni del cuore, che ha rivoluzionato cure e trattamenti delle patologie cardiache.
Si tratta di un test non invasivo che registra l’attività elettrica del cuore. Utilizzando elettrodi posizionati sulla pelle del paziente, l’ECG rileva i segnali elettrici che regolano i battiti cardiaci, permettendo di monitorare e analizzare il funzionamento del cuore.

A cosa serve l’elettrocardiogramma?

L’ECG consente di diagnosticare e identificare eventuali anomalie nel ritmo cardiaco o nell’attività elettrica, come aritmie, infarti del miocardio (comunemente detti attacchi di cuore) e ischemie miocardiche, fornendo così ai pazienti una valutazione accurata e tempestiva della loro salute cardiovascolare.

Le aritmie cardiache, ad esempio, sono variazioni anormali nella frequenza cardiaca o nel ritmo delle pulsazioni: troppo rapido (tachicardia), troppo lento (bradicardia) o erratico, e possono essere rilevate e monitorate grazie ai caratteristici cambiamenti nell’attività elettrica del cuore, visibili nel tracciato dell’ECG.

  • Diagnosi di patologie cardiache

L’ECG è fondamentale per diagnosticare una vasta gamma di patologie cardiache. Tra queste, troviamo aritmie (irregolarità nel battito cardiaco), infarti del miocardio (attacchi di cuore) e ischemie cardiache (ridotto flusso sanguigno al cuore).

  • Monitoraggio della salute del cuore

L’elettrocardiogramma è utilizzato per monitorare la salute del cuore nel tempo. Questo è particolarmente utile per i pazienti con condizioni cardiache preesistenti, come quelli che hanno subito un infarto o soffrono di scompenso cardiaco. L’ECG permette ai medici di valutare l’efficacia dei trattamenti e di apportare eventuali aggiustamenti terapeutici.

  • Prevenzione

Un ECG può essere parte di un check-up preventivo, specialmente per persone a rischio di malattie cardiache, come individui con una storia familiare di problemi cardiaci, ipertensione, diabete, o livelli elevati di colesterolo. La prevenzione attraverso un controllo periodico può individuare precocemente potenziali problemi, permettendo interventi tempestivi.

Quando fare un elettrocardiogramma?

  • Sintomi cardiaci

Se si avvertono sintomi come dolore al petto, palpitazioni, vertigini, mancanza di respiro, o affaticamento inspiegabile, è opportuno sottoporsi a un elettrocardiogramma. Questi sintomi possono essere indicativi di problemi cardiaci che necessitano di una diagnosi accurata.

  • Visite mediche di routine

Durante una visita medica di routine, specialmente per persone sopra i 40 anni o con fattori di rischio cardiovascolare, il medico potrebbe raccomandare un ECG. Questo permette di ottenere un quadro generale della salute del cuore e di identificare eventuali anomalie.

  • Controllo prima di procedure mediche

Prima di sottoporsi a interventi chirurgici o altre procedure mediche invasive, un elettrocardiogramma può essere richiesto per assicurarsi che il cuore sia in condizioni adeguate per affrontare lo stress dell’intervento. Questo è particolarmente importante per i pazienti anziani o con anamnesi di problemi cardiaci.

  • Monitoraggio dei trattamenti

I pazienti in trattamento per condizioni cardiache o che assumono farmaci che possono influenzare il cuore devono fare regolarmente un ECG. Questo aiuta a monitorare l’effetto del trattamento e a prevenire potenziali complicazioni.

ECG Monza

Presso il nostro Centro Politerapico Polidiagnostico di Monza ci impegniamo a rendere questo servizio accessibile a tutti i pazienti grazie alla convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), in modo che tutti possano usufruire di un’accurata valutazione della propria salute cardiovascolare tramite l’ECG.

Contattaci oggi stesso per saperne di più sui nostri servizi e per prenotare la tua visita. Per appuntamenti: 0392103560 o compila il form qua sotto.

Esami del sangue: quali patologie possono rilevare?

Esami del sangue: quali patologie possono rilevare? | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

Gli esami del sangue rappresentano una fondamentale finestra sulla nostra salute, consentendo ai medici di individuare precocemente eventuali anomalie e patologie. Questi test consentono infatti di rivelare segnali precoci di problemi che potrebbero svilupparsi in condizioni più gravi. Sottoporsi regolarmente a questi controlli è fondamentale per prevenire e gestire tempestivamente eventuali patologie.

Emoglobina e anemia

Uno degli aspetti essenziali degli esami del sangue è la valutazione dei livelli di emoglobina. L’emoglobina è una proteina presente nei globuli rossi che trasporta l’ossigeno dai polmoni a tutte le cellule del corpo. Quando i livelli di emoglobina sono bassi, si può manifestare un’importante condizione nota come anemia.

Questa patologia può essere causata da una varietà di fattori, tra cui carenza di ferro, deficit di vitamine essenziali o problemi genetici. L’anemia può provocare sintomi come stanchezza cronica, pallore della pelle e mancanza di energia.

Profilo lipidico

Gli esami del sangue, inclusi nel profilo lipidico, sono fondamentali per valutare il rischio di malattie cardiovascolari. Questo esame misura i livelli di colesterolo totale, lipoproteine a bassa densità (LDL o “colesterolo cattivo”), lipoproteine ad alta densità (HDL o “colesterolo buono”) e trigliceridi.

Elevati livelli di colesterolo LDL e trigliceridi, insieme a bassi livelli di colesterolo HDL, possono aumentare il rischio di aterosclerosi e malattie cardiache.

Zuccheri nel sangue e diabete

La misurazione dei livelli di zucchero nel sangue è un elemento cruciale degli esami del sangue, poiché può rivelare importanti segnali del diabete. Il diabete è una condizione in cui il corpo non riesce a regolare correttamente il livello di zucchero nel sangue, portando a complicanze serie come danni ai vasi sanguigni, nervi e organi.

Gli esami del sangue consentono di individuare precocemente l’iperglicemia, consentendo una gestione tempestiva attraverso modifiche dello stile di vita, terapie farmacologiche e monitoraggio costante.

Funzione renale

La valutazione della funzione renale attraverso gli esami del sangue è di vitale importanza per individuare eventuali anomalie ai reni. I reni svolgono un ruolo cruciale nella regolazione dell’equilibrio idrico e nella filtrazione delle sostanze di scarto dal sangue.

Esami del sangue come la creatinina e l’azotemia consentono di valutare l’efficienza renale. Livelli anomali di questi parametri possono indicare problemi come l’insufficienza renale cronica, le infezioni urinarie o altre condizioni renali.

 

Maggiori informazioni?

 

Contattateci ora, oppure prenotate la vostra visita online!

Salute maschile: quali sono gli esami consigliati?

Salute maschile: quali sono gli esami consigliati? | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

Nel mese di novembre, una parte dell’attenzione del mondo della medicina si focalizza sulla salute maschile, attivandosi per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi di salute che colpiscono gli uomini, e quindi la necessità di fare prevenzione e sostenere regolarmente gli esami necessari per monitorare la propria situazione.

Come per ciò che concerne la salute della donna, anche nell’uomo vi sono infatti specificità di cui tenere conto, e la diffusione culturale del concetto di medicina di genere è una sfida fondamentale per il benessere della nostra società.

Patologie maschili più comuni

Il primo step per prendersi cura della salute maschile è individuare quali sono le problematiche specifiche di genere a cui si dovrebbe prestare maggiormente attenzione. Le vediamo qui di seguito.

  • Cancro alla prostata

Il cancro alla prostata è una preoccupazione significativa per la salute maschile: la sua natura spesso asintomatica nelle fasi iniziali sottolinea l’importanza degli screening regolari e di una consulenza specializzata per la diagnosi precoce.

  • Malattie cardiache

La pressione alta e il colesterolo elevato aumentano il rischio di malattie cardiovascolari negli uomini, che sono generalmente più a rischio delle donne. È importante quindi un regolare monitoraggio della pressione sanguigna, diete cardioprotettive e attività fisiche regolari per mantenere un cuore sano; ed eventualmente, l’adozione di programmi di prevenzione mirati.

Per approfondire: Malattie cardiache: come prevenirle e quali visite effettuare

  • Disfunzione erettile

La disfunzione erettile, e più in generale i disturbi della sfera sessuale, possono impattare significativamente sulla qualità della vita maschile, ma ancora oggi sono motivo di imbarazzo nel paziente, che rifiuta di affrontarli con figure specializzate. È importante invece prendere consapevolezza dei benefici che l’individuazione e la risoluzione di queste problematiche possono apportare, alla salute così come al tono dell’umore, ma anche dell’esistenza di terapie innovative come il trattamento della ED con onde d’urto, disponibile al Centro Politerapico Polidiagnostico di Monza.

Prevenzione attraverso lo stile di vita

Adottare uno stile di vita sano è il fondamento della prevenzione delle patologie maschili.

Per cominciare, una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura e alimenti integrali, non solo fornisce i nutrienti essenziali, ma riduce anche i rischi associati a malattie cardiache e altre patologie. L’esercizio fisico regolare è altrettanto cruciale, non solo per mantenere un peso sano, ma anche per sostenere la salute cardiovascolare e ridurre lo stress.

Il controllo dello stress gioca un ruolo determinante nella salute maschile: le pressioni quotidiane possono avere un impatto significativo sul corpo e sulla mente. La pratica di tecniche di gestione dello stress, come la meditazione o l’esercizio di rilassamento, può contribuire a mantenere equilibrio emotivo e fisico. Ridurre il consumo di alcol e smettere di fumare sono passi cruciali nella promozione di uno stile di vita salutare.

Esami consigliati per la salute maschile

La prevenzione attraverso esami regolari è essenziale per la salute maschile a lungo termine. È bene quindi considerare una serie di screening e controlli periodici per individuare precocemente eventuali problematiche.

  • Esame della prostata

Quando gli uomini si avvicinano ai 50 anni, dovrebbero sottoporsi regolarmente a esami della prostata. Questi possono includere il dosaggio del PSA (antigene specifico prostatico) e l’esplorazione rettale. Tali test sono fondamentali per la rilevazione precoce di anomalie nella prostata, inclusi segnali di possibile cancro.

  • Controllo cardiovascolare

Misurare regolarmente la pressione arteriosa e monitorare i livelli di colesterolo sono pratiche fondamentali per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Questi esami forniscono indicazioni cruciali sulla salute del cuore e permettono l’adozione di misure preventive in caso di anomalie.

  • Test di funzionalità epatica

Gli uomini dovrebbero sottoporsi a test di funzionalità epatica per valutare la salute del fegato. Questi test possono individuare potenziali problemi come l’epatite o la cirrosi, consentendo interventi tempestivi.

  • Esami del sangue completi

Un esame del sangue completo fornisce una panoramica dettagliata sulla salute generale. Parametri come il conteggio delle cellule del sangue, la glicemia e i livelli di vitamine sono indicatori importanti del benessere complessivo.

  • Controllo della glicemia

Gli uomini, soprattutto coloro con una predisposizione genetica o uno stile di vita a rischio, dovrebbero monitorare regolarmente i livelli di zucchero nel sangue per la prevenzione del diabete.

Presso il Centro Politerapico Polidiagnostico di Monza disponiamo di reparti e specialisti in grado di trattare tutte le necessità inerenti alla salute maschile.

 

 

Maggiori informazioni?

Contattateci ora, oppure prenotate la vostra visita online!

Dolori muscolari, ossei e articolari: quando serve la visita ortopedica?

Dolori muscolari, ossei e articolari: quando serve la visita ortopedica? | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

Quando si accusano dolori ai muscoli, alle ossa e alle articolazioni si fa sovente confusione su quale sia lo specialista di riferimento per il proprio disturbo. Ma, fermo restando che è il proprio medico che deve esprimersi in tali indicazioni, la visita ortopedica è consigliata quando la condizione è dettata prevalentemente da traumi, incidenti e malattie degenerative.

Continue reading

Controllo della vista: come funziona e perché è importante farlo

Controllo della vista: come funziona e perché è importante farlo | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

Il controllo della vista è un atto essenziale per diagnosticare e prevenire le patologie dell’apparato visivo, ed eventualmente valutare la necessità di una visita specialistica per accertare disturbi oculari che richiedono una maggiore attenzione.

Il test visivo è, in particolare, la prassi per individuare e monitorare:

  • miopia
  • astigmatismo
  • ipermetropia
  • presbiopia

A seguito del controllo, l’oculista può prescrivere l’utilizzo di lenti correttive per gli specifici disturbi diagnosticati. L’esame si struttura essenzialmente in due fasi: il test da lontano e il test da vicino.

Potrebbe interessarti anche: Cos’è lo strabismo e come curarlo

Controllo della vista: test di Snellen

Questo test consente di rilevare i disturbi della vista da lontano, ovvero miopia, astigmatismo e ipermetropia. Dalla distanza di 3-4 metri circa, il paziente deve leggere le righe dell’ottotipo, una tavola a caratteri alfanumerici di dimensioni progressivamente inferiori. Questa prova viene effettuata leggendo con entrambi gli occhi aperti, e successivamente ripetuta con un solo occhio per volta.

L’esame restituisce un risultato in decimi, dove i 10/10 rappresentano la perfetta visione, e ogni riga che non viene letta correttamente toglie un punto al totale.

Test da vicino

Si procede quindi a una lettura da una distanza ravvicinata, utilizzando un ottotipo a 40 cm circa dall’occhio, sempre con la medesima procedura. Il test della vista da vicino permette di individuare la presenza della presbiopia, la quale può coesistere con disturbi rilevati con il test da lontano.

Visita oculistica specialistica

La visita specialistica effettuata dall’oculista consiste nella valutazione della funzionalità della capacità visiva e nell’esame biomicroscopico dei segmenti sia anteriori che posteriori degli occhi, così da verificare eventuali patologie oculari in corso, quali le degenerazioni maculari e il glaucoma, ma anche verificare la presenza di patologie non dell’occhio che portano però a danni oculari.

Nella prima parte di un controllo della vista si esaminano le palpebre e le singole parti dell’occhio a livello biomicroscopico: film lacrimale, congiuntiva, cornea e cristallino. Successivamente, anche con l’aiuto dell’ortottista, si effettuano esami specifici atti a individuare:

  • acutezza visiva
  • funzionalità pupillare
  • motilità oculare
  • fondo oculare
  • pressione intraoculare

Gli utilizzatori di lenti a contatto devono astenersi dall’indossarle prima della visita, con un riposo di 3 giorni per chi usa le lenti morbide e di 7 giorni per chi usa i modelli rigidi.

Potete contattare il Centro Politerapico Polidiagnostico di Monza per effettuare un controllo della vista.

Che cos’è l’elettromiografia e quali condizioni può diagnosticare

Che cos’è l’elettromiografia e quali condizioni può diagnosticare | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

L’elettromiografia (EMG) è un esame diagnostico frequentemente prescritto a seguito di una visita neurologica, necessario per diagnosticare lo stato di muscoli e nervi di una specifica area del corpo. Viene spesso utilizzata laddove si presentano sintomi quali intorpidimenti, formicolii, crampi, o altri fattori che sembrano indicare la presenza di patologie muscolari o neuromuscolari.

In questo approfondimento ne vediamo le caratteristiche e le diagnosi correlate.

Potrebbe interessarti anche: Che cos’è la risonanza magnetica aperta e quando viene consigliata

Quali disturbi si diagnosticano con l’elettromiografia

L’EMG è spesso di fondamentale importanza per diagnosticare o escludere una serie di condizioni anche rare connesse al sistema nervoso, quali ad esempio:

  • disturbi muscolari (distrofia muscolare, polimiosite);
  • malattie che colpiscono la connessione tra il nervo e il muscolo (miastenia grave);
  • problematiche dei nervi periferici (neuropatie periferiche, sindrome del tunnel carpale);
  • patologie della radice nervosa, (ernia del disco);
  • disturbi che colpiscono i motoneuroni nel cervello o nel midollo spinale, (poliomielite, sclerosi laterale amiotrofica).

Come avviene l’elettromiografia

Questo esame si sviluppa in tre fasi: elettromiografia (EMG), elettroneurografia (ENG) e elettromiografia delle singole fibre; la prima fase viene svolta dal neurofisiopatologo e le successive dal neurologo.

Attraverso l’elettromiografia vengono registrati i potenziali elettrici causati dalle contrazioni volontarie dei muscoli. Questo può avvenire con due metodi: attraverso l’inserimento di un elettrodo ad ago di dimensioni variabili in relazione all’estensione e alla posizione del muscolo analizzato, o con l’applicazione di elettrodi di superficie. Il primo metodo registra un singolo potenziale a indicare l’esercizio di una singola unità motoria, ovvero dell’intero complesso di fibre muscolari connesse ad una terminazione nervosa; mentre con il secondo metodo si rilevano invece dati per un gruppo di unità motorie.

L’attività del muscolo viene considerata a riposo durante l’esame e volontaria durante la contrazione massima. I risultati consentono di differenziare tra patologie del sistema nervoso periferico e patologie muscolari.

Come prepararsi per l’elettromiografia

Sebbene non sia richiesta una preparazione specifica, ci sono alcuni comportamenti che è bene mettere in pratica per la buona riuscita dell’esame. Durante l’igiene personale è bene infatti curarsi di rimuovere e non utilizzare oli, lozioni e creme; è consigliabile vestirsi comodi ed evitare di assumere caffeina e tabacco alcune ore prima del test; è inoltre necessario comunicare preventivamente i farmaci che si stanno assumendo, con attenzione particolare per gli anticoagulanti e la piridostigmina.

Potete contattare il centro Politerapico di Monza per maggiori informazioni o per prenotare un’elettromiografia.

Che cos’è la risonanza magnetica aperta e quando viene consigliata

Che cos’è la risonanza magnetica aperta e quando viene consigliata | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

La risonanza magnetica (RM) è una tecnica diagnostica per immagini che utilizza i campi magnetici e trova applicazione per la diagnosi di numerose condizioni patologiche. È uno dei sistemi più efficaci per visualizzare lo stato di articolazioni, scheletro e organi interni, in quanto non utilizza alcun tipo di raggi ionizzanti, e ha un ruolo primario in campo oncologico; data però la sua modalità di funzionamento, che prevede che il paziente si sdrai su di un lettino il quale scorre poi all’interno di una struttura chiusa, può creare difficoltà con alcune tipologie di pazienti, ovvero i soggetti claustrofobici, i soggetti fortemente obesi, gli anziani e i bambini. Ed è per questo che nel tempo sono stati sviluppati macchinari che permettono di effettuare la cosiddetta risonanza magnetica aperta, ovvero il medesimo esame ma in una struttura aperta e più facilmente accessibile.

Quali differenze tra la risonanza magnetica aperta e chiusa?

Come detto, la RMN aperta consente di eseguire più facilmente l’esame per i soggetti più impressionabili, e anche quelli che per caratteristiche costituzionali possono riscontrare difficoltà nell’utilizzo del macchinario.

È bene però sottolineare come le due tecniche non siano completamente intercambiabili: vi sono infatti situazioni in cui la maggiore potenza della RMN chiusa risulta indispensabile per ottenere un risultato affidabile, e si tratta nello specifico dei casi in cui si necessita di esaminare i volumi corporei più ampi, quale ad esempio quello addominale. Di contro, però, la RMN aperta è consigliata in caso di multiple patologie o lesioni traumatiche.

Dove prenotare una risonanza magnetica aperta o chiusa

Presso il centro Politerapico di Monza è possibile effettuare una risonanza magnetica aperta con un macchinario anticlaustrofobia da 1,5 tesla, idoneo per l’utilizzo con pazienti fino a 250 kg di peso. L’esame può essere effettuato tramite SSN o privato agevolato, e con tutte le convenzioni del Centro Politerapico: UNISALUTE, PREVIMEDICAL, GRUPPO ASSICURATIVO POSTE VITA, MUTUA COMMERCIANTI, FASI. L’esame può proseguire, quando necessario, con la TAC e tutte le ecografie disponibili. Il CD con le immagini viene consegnato subito, e il referto può essere scaricato online.

Potete contattare il centro Politerapico di Monza per maggiori informazioni.

Come funziona la terapia a onde d’urto per la disfunzione erettile

Come funziona la terapia a onde d'urto per la disfunzione erettile | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

Una delle più interessanti novità degli ultimi anni nella cura della E.D. è la terapia a onde d’urto per la disfunzione erettile, la quale consente di intervenire con una serie di vantaggi che non possono essere ottenuti con altre terapie. La cosiddetta terapia a onde d’urto peniene risolve infatti le più comuni problematiche che un andrologo si trova ad affrontare, ovvero la dolorosità delle cure e la gestione dello stress accusato dal paziente. 

Funzionamento e vantaggi della terapia a onde d’urto per la disfunzione erettile

Ad oggi, le onde d’urto sono una soluzione sempre più presente all’interno di varie branche della medicina, quali ad esempio i settori riabilitativi, rigenerativi e fisiatrici; e uno dei campi nei quali è possibile apprezzare risultati notevoli è l’andrologia. Grazie alla terapia a onde d’urto per la disfunzione erettile è possibile sostituirsi alle tradizionali terapie farmacologiche con le quali il disturbo viene generalmente affrontato, le quali talvolta non rispondono correttamente in caso di pazienti con disturbi vascolari, o permettere di escludere l’ipotesi di intervento chirurgico; e come già accennato, si tratta di un approccio molto più confortevole per il paziente, il quale, non andando incontro a sintomatologie dolorose, non necessita nemmeno di anestesia.

Qual è il principio di funzionamento di questo metodo? Attraverso una testina vengono trasmesse onde d’urto direttamente sulla cute del paziente, nello specifico in senso longitudinale sul dorso del pene e lungo il perineo. L’energia delle onde d’urto agisce quindi in profondità, andando a stimolare la microcircolazione del sangue, la quale viene incrementata o rigenerata, e di conseguenza viene favorita la formazione di nuovi vasi sanguigni, ripristinando così una corretta vascolarizzazione.

La terapia prevede generalmente un ciclo di una o due sedute settimanali per un totale di sei settimane, in cui i primi risultati possono essere già riscontrati dopo le prime sedute. Con l’utilizzo delle onde d’urto, il disturbo della disfunzione erettile viene curato totalmente o comunque si ha in ogni caso un riscontro positivo; a completamento del ciclo, il paziente può recuperare la piena spontaneità della funzione erettile. Inoltre, la terapia non presenta praticamente mai effetti collaterali.

Disfunzione erettile, quando intervenire con onde d’urto

La disfunzione erettile è un disturbo con una certa diffusione soprattutto al superamento dei 40 anni e con incidenza sempre maggiore al progredire dell’età. A livello episodico può manifestarsi nella vita di tutti gli uomini adulti, ma si rende necessario intervenire solo a seguito di una manifesta cronicità del fenomeno. 

Con l’aiuto di uno specialista, è bene innanzitutto considerare quali possono essere le cause, le quali si dividono in quelle di tipo psicologico e di tipo organico; queste ultime sono più specificamente distinte in vascolari, neurologiche, ormonali, iatrogene e quelle legate a malattie sistemiche; successivamente, è possibile discutere dell’eventualità di procedere a una terapia a onde d’urto per la disfunzione erettile

Con il sistema Piezowave ED di Politerapico Monza, soluzione d’avanguardia e dalla grande efficacia, è possibile ottenere benefici notevoli anche nei pazienti sottoposti a prostatectomia; tuttavia la decisione finale deve sempre essere presa da un andrologo.

Potete contattare Politerapico Monza per maggiori informazioni o per prenotare una visita specialistica.

Come diagnosticare l’osteoporosi con la densitometria ossea – MOC

Come diagnosticare l’osteoporosi con la densitometria ossea - MOC | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

La densitometria ossea è un esame che permette di diagnosticare l’osteoporosi e l’osteopenia tramite una valutazione di tipo quantitativo della densità minerale delle ossa. Conosciuta con il termine di MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata), viene generalmente eseguita tramite la tecnica DEXA, ovvero a doppio raggio X, e consente di ottenere i valori della BMC (massa ossea) e della BMD (densità minerale ossea – sali di calcio), i quali vengono interpretati con l’indice T-score.

Si tratta di un esame rapido e indolore, con una bassa esposizione alla radioattività e con pochissime controindicazioni, tra cui il periodo di gestazione; può essere però effettuata a qualsiasi età, ed è consigliata nelle donne con menopausa precoce, donne nel periodo precedente alla menopausa soggette a fattori di rischio elevati, carenze estrogene in generale, donne over 50, carenze di vitamina D, perdite di statura notevoli e riscontri di osteoporosi o cedimenti vertebrali dati da esami radiologici.

Quando eseguire la MOC lombare/femorale

La densitometria ossea consente dunque di analizzare lo stato generale della salute delle ossa del paziente. È importante distinguere però la differenza tra le due tipologie di esami, ovvero la MOC a raggi X e la MOC a ultrasuoni, dove la prima viene effettuata sul femore e/o sulla regione dell’anca, e la seconda sul tallone. Chi necessita di scovare l’eventualità di problematiche correlate ad osteoporosi e osteopenia, e quindi dei rischi di frattura dell’osso, dovrà necessariamente sostenere il controllo ai raggi X lombare/femorale, in modo da avere dati per una diagnosi completa. Viceversa la MOC al tallone può essere considerata solamente un esame integrativo, e poco attendibile ai fini di una valutazione. 

La discriminante invece tra la MOC lombare e femorale dipende dai singoli casi, anche se spesso vengono richieste entrambe. È possibile però affermare come la preferenza tra i singoli esami dipenda dal fattore età: l’esame del femore è generalmente più attendibile per i pazienti over 65, e viceversa quello lombare per chi ha meno di 65 anni.

MOC e celiachia

La MOC viene consigliata anche nel momento in cui a un paziente viene diagnosticata la celiachia, dal momento che il 40%-60% circa dei neodiagnosticati soffre di osteoporosi. La correlazione sembra essere legata da elementi quali infiammazioni che determinano l’incremento dei processi di riassorbimento osseo da parte di alcuni anticorpi, con conseguenti carenze di calcio, e la scarsa efficienza dell’assorbimento del calcio e della vitamina D da parte dell’intestino per via di lesioni della mucosa intestinale. 

Anche a seguito dell’eliminazione del glutine dalla dieta, infatti, la normalizzazione della massa ossea non è garantita, e l’esame consentirà di verificare lo stato di salute delle ossa e di valutare l’eventuale prescrizione di farmaci.

Potete contattare il Centro Politerapico di Monza per maggiori informazioni, oppure prenotare un esame, anche convenzionato con il SSN (con ricetta medica), al 0392103560 o a questo link.

Che cos’è l’ozonoterapia e quali benefici apporta in fisioterapia

Che cos’è l’ozonoterapia e quali benefici apporta in fisioterapia | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

Che cos’è l’ozonoterapia e quali benefici apporta in fisioterapia

L’ozonoterapia, conosciuta anche con il termine ossigeno-ozonoterapia, è un trattamento utile per la cura di molteplici patologie, e indicato nel ramo della fisiatria per i pazienti affetti da problematiche quali lombosciatalgia, lombocruralgia e cervicobrachialgia, dovute a patologie specifiche della colonna vertebrale, quali l’ernia del disco o protrusione discale.

Questa terapia consente di apportare benefici considerevoli tramite le proprietà combinate di ozono e ossigeno, che favoriscono un ottimo incremento della risposta immunitaria. L’ozono è infatti un gas già presente all’interno del nostro organismo poiché prodotto dai neutrofili, i più numerosi tra i globuli bianchi, al fine di contrastare infezioni e infiammazioni.

Come funziona l’ozonoterapia

Attraverso l’ozonoterapia è possibile incrementare la quantità di ossigeno a disposizione nel corpo, in modo da beneficiare dei suoi effetti positivi. Uno di questi è la riduzione dei sintomi correlati al dolore, che in molti casi eliminano la necessità di intervento chirurgico. In questo caso, il trattamento agisce con azione antidolorifica e antinfiammatoria, che sfruttando il potere antiossidante dell’ozono contrasta batteri e altri elementi antagonisti dell’organismo per neutralizzare le infezioni e le infiammazioni.

Ma oltre ai benefici apportati con le azioni antinfiammatorie e analgesiche, il trattamento con ozono medicale si dimostra utile anche nel trattamento dell’ernia discale, disidratando il tessuto del disco intervertebrale coinvolto nel processo degenerativo.

La durata dei trattamenti varia fino a un massimo di dieci minuti circa, prevede dalle sei alle dieci sedute a cadenza settimanale/bisettimanale e non richiede una specifica preparazione, ma semplicemente l’astensione da sforzi eccessivi nella giornata in cui riceverà il trattamento.

Applicazioni dell’ozonoterapia in fisioterapia e altri ambiti

In fisiatria, l’ozonoterapia viene utilizzata prevalentemente per il trattamento del dolore procurato da ernie discali, protrusioni discali e artrosi, ma è bene citare anche gli altri ambiti di applicazione, tra cui, ad esempio:

  • infezioni batteriche;
  • infezioni virali;
  • ferite causate da problemi al microcircolo;
  • fibromialgia;
  • stanchezza conseguente a terapie oncologiche.

Particolarmente importante è l’azione che l’ozono esercita per contrastare l’antibiotico-resistenza.

Dove effettuare sedute di ozonoterapia

Al Centro Politerapico Polidiagnostico di Monza è possibile ottenere una consulenza circa la possibilità di iniziare un percorso di sedute di ozonoterapia presso il nostro ambulatorio di fisiatria, disponibile dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 20.00.

Contattateci ora per maggiori informazioni o per prenotare una seduta.