Le correnti diadinamiche sono correnti unidirezionali ed emisinusoidali a bassa frequenza utilizzate a scopo terapeutico, hanno infatti effetti analgesici, trofici ed eccitomotori. Queste correnti sono indicate per i casi di tendinite, postumi dolorosi di traumi articolari, artropatie acute e croniche e per algie muscolari. Hanno come controindicazione i pace-maker, lo stato di gravidanza, la presenza di tumori o di corpi metallici endotissutali nel campo elettrico.
La terapia con correnti diadinamiche viene eseguita applicando due elettrodi all’area da trattare (le dimensioni degli elettrodi variano a seconda dell’estensione dell’area): il primo, detto “attivo”, viene posizionato in prossimità del punto in cui si riscontra il dolore più acuto, il secondo viene invece posto all’interno dell’area circostante. Le sedute per questo tipo di trattamento non superano i 10 minuti di seduta. Le correnti diadinamiche vengono regolate sulla base delle sensazioni del paziente, che segnala la soglia di percezione dello stimolo e quella del dolore, in ogni caso non espongono il paziente a rischi particolari o effetti indesiderati. Non sono necessarie norme di preparazione particolari.