Vista offuscata: causa, sintomi e trattamenti

Vista offuscata: causa, sintomi e trattamenti | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

La vista offuscata è un sintomo visivo comune che può variare da lieve a grave, influenzando la qualità della vita di milioni di persone.
Questo disturbo può manifestarsi improvvisamente o svilupparsi lentamente nel corso del tempo, e può essere causato da una serie di condizioni oftalmiche o sistemiche.
Vediamo insieme le sue possibili cause e le opzioni di trattamento disponibili per migliorare la salute visiva.

Cosa è la vista offuscata?

La vista offuscata è una condizione in cui l’occhio non riesce a focalizzare le immagini in modo chiaro e nitido. Le cose possono sembrare sfocate, annebbiate o meno definite del normale. Questo sintomo può interessare uno o entrambi gli occhi e può manifestarsi in diversi contesti, come la visione da lontano o da vicino.

Possibili cause

Le cause della vista offuscata possono essere varie e includono condizioni oculari, disturbi sistemici e altri fattori ambientali o comportamentali. Alcune delle cause più comuni includono:

  • Errore di rifrazione: la vista offuscata può essere causata da problemi di refrazione come miopia, ipermetropia, astigmatismo o presbiopia non corretti o non correttamente corretti con occhiali o lenti a contatto.
  • Cataratta: la formazione di cataratta, un opacamento del cristallino dell’occhio, può portare a vista offuscata e graduale perdita della chiarezza visiva.
  • Glaucoma: un aumento della pressione all’interno dell’occhio può danneggiare il nervo ottico e causare visione offuscata, spesso accompagnata da dolore o mal di testa.
  • Malattie retiniche: condizioni come la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare o la retinite pigmentosa possono influenzare la retina e causare disturbi della vista, inclusa la vista offuscata.
  • Patologie corneali: lesioni, infezioni o disturbi della cornea possono interferire con la trasparenza della superficie dell’occhio e causare difficoltà nella visione chiara.

Sintomi associati

Oltre alla visione sfocata, possono essere presenti altri sintomi che indicano una condizione sottostante. Questi possono includere:

  • Difficoltà di visione notturna
  • Sensibilità alla luce
  • Distorsioni visive come linee ondulate o punti ciechi
  • Dolore o disagio negli occhi
  • Mal di testa frequenti

È importante monitorare questi sintomi e consultare un oftalmologo se persistono o peggiorano nel tempo.

Diagnosi e trattamento

La diagnosi della vista offuscata dipende dalla causa sottostante e può richiedere una valutazione completa da parte di un professionista sanitario specializzato in oftalmologia. I test diagnostici possono includere esami della vista, misurazioni della pressione oculare, esami del fondo oculare e, in alcuni casi, imaging avanzati come la tomografia a coerenza ottica (OCT).

Il trattamento della vista offuscata dipenderà dalla causa specifica. Le opzioni di trattamento possono includere:

  • Occhiali o lenti a contatto: correggere errori di refrazione come miopia, ipermetropia, astigmatismo o presbiopia.
  • Chirurgia delle cataratte: rimozione chirurgica delle cataratte opacizzate e impianto di una lente intraoculare.
  • Terapie farmacologiche: trattamenti mirati per malattie oculari come la retinopatia diabetica o la degenerazione maculare.
  • Gestione delle malattie sottostanti: controllo della pressione oculare per il glaucoma, gestione del diabete per prevenire la retinopatia diabetica.
  • Terapie conservative: in alcuni casi, come infezioni corneali o irritazioni oculari, possono essere prescritti farmaci topici o interventi conservativi.

Prevenzione e Gestione

Mantenere uno stile di vita sano, includere controlli regolari della vista e adottare misure preventive possono contribuire a prevenire o gestire la vista offuscata.

Il controllo regolare della pressione oculare, il monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue per i pazienti diabetici e l’uso corretto di occhiali o lenti a contatto sono tutti passi importanti verso la salute visiva a lungo termine.

Affrontare la vista offuscata richiede una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato. Contattaci oggi stesso per saperne di più e prenotare la tua visita.

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Neoplasia della mammella: cos’è, sintomi e trattamenti

Neoplasia della mammella: cos’è, sintomi e trattamenti | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

La neoplasia della mammella è un argomento di grande rilevanza nel campo della senologia, la branca della medicina che si occupa dello studio e della cura delle patologie mammarie. In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa sono le neoplasie mammarie, i fattori di rischio, i sintomi, i metodi diagnostici e le opzioni di trattamento.

Cos’è la neoplasia della mammella?

La neoplasia della mammella si riferisce alla formazione di un tumore, benigno o maligno, nel tessuto mammario. I tumori benigni, come i fibroadenomi, non sono cancerosi e raramente rappresentano un pericolo per la vita. Tuttavia, i tumori maligni, noti come cancro al seno, possono essere invasivi e metastatizzare in altre parti del corpo, richiedendo un trattamento immediato e spesso aggressivo.

Fattori di rischio

Diversi fattori possono aumentare il rischio di sviluppare una neoplasia della mammella. Tra questi, il genere femminile è il fattore di rischio principale, sebbene anche gli uomini possano sviluppare il cancro al seno. Altri fattori includono:

  • Età: Il rischio aumenta con l’età, con la maggior parte dei casi diagnosticati nelle donne sopra i 50 anni.
  • Storia familiare: Avere parenti stretti con il cancro al seno può aumentare significativamente il rischio.
  • Mutazioni genetiche: Mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2 sono associate a un rischio maggiore di sviluppare il cancro al seno e alle ovaie.
  • Fattori ormonali: Terapie ormonali, l’uso prolungato di contraccettivi orali e l’età avanzata al momento della prima gravidanza possono influenzare il rischio.

Sintomi

I sintomi della neoplasia della mammella possono variare, ma alcuni segnali comuni includono:

  • Presenza di un nodulo o massa nel seno o sotto l’ascella.
  • Cambiamenti nella forma o nelle dimensioni del seno.
  • Alterazioni della pelle del seno, come arrossamento, desquamazione o ispessimento.
  • Secrezioni dal capezzolo, soprattutto se sanguinolente.

È importante notare che non tutti i noduli al seno sono cancerosi, ma la presenza di uno di questi sintomi dovrebbe essere valutata da un medico il prima possibile.

 

Trattamento

Le opzioni di trattamento per le neoplasie della mammella dipendono dal tipo, dallo stadio del tumore e dalle caratteristiche specifiche del paziente. Le strategie terapeutiche possono includere:

  • Chirurgia: La rimozione del tumore può essere parziale (lumpectomia) o totale (mastectomia).
  • Radioterapia: Utilizzata per distruggere le cellule tumorali residue dopo la chirurgia.
  • Chemioterapia: Impiega farmaci per eliminare le cellule tumorali, spesso usata in combinazione con altri trattamenti.
  • Terapia ormonale: Efficace nei tumori che sono sensibili agli ormoni.
  • Terapia mirata: Tratta specifici cambiamenti nelle cellule tumorali, come l’uso di trastuzumab per tumori HER2-positivi.

 

Prevenzione 

La neoplasia della mammella rappresenta una sfida significativa per la salute delle donne, ma con la diagnosi precoce e i progressi nelle opzioni di trattamento, molte pazienti possono vivere vite lunghe e sane. È essenziale che le donne siano informate sui fattori di rischio e sui sintomi e che partecipino regolarmente agli screening mammografici. 

 

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Risonanza magnetica: come funziona e cosa può diagnosticare

Risonanza magnetica: come funziona e cosa può diagnosticare | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

La risonanza magnetica è una tecnologia medica all’avanguardia che ha rivoluzionato il campo della diagnostica per immagini: offre una visione dettagliata dell’interno del corpo umano, consentendo ai medici di identificare con precisione molte condizioni mediche.

Cos’è e come funziona?

Abbreviata in RM, è una tecnica di imaging medico non invasiva che utilizza campi magnetici e onde radio per creare immagini dettagliate degli organi e dei tessuti all’interno del corpo umano. A differenza di altre tecniche di imaging, come la radiografia o la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica non impiega radiazioni ionizzanti, rendendola una scelta più sicura per molti pazienti.
La RM sfrutta il comportamento dei nuclei atomici, in particolare quelli di idrogeno, presenti nei tessuti del corpo umano: quando esposti a un campo magnetico potente, questi nuclei si allineano con il campo stesso.
Successivamente, l’apparecchiatura emette impulsi di onde radio che disturbano temporaneamente questo allineamento. Quando le onde radio vengono interrotte, i nuclei ritornano al loro stato originale, rilasciando energia sotto forma di segnali rilevati dall’apparecchiatura e utilizzati per creare le immagini.

Vantaggi e applicazioni in campo medico

Vedi anche: Che cos’è la risonanza magnetica e quando viene consigliata

Uno dei principali vantaggi della risonanza magnetica è la sua capacità di produrre immagini ad alta risoluzione dei tessuti molli, consentendo ai medici di identificare lesioni e anomalie in modo accurato e rendendola particolarmente utile in aree anatomiche dove altre tecniche di imaging potrebbero non essere così informative.
La RM viene utilizzata per diagnosticare e monitorare condizioni come lesioni cerebrali, malattie cardiache, tumori, problemi articolari e molto altro ancora. Inoltre, poiché non utilizza radiazioni ionizzanti, è considerata sicura anche per l’uso nei bambini e nelle donne in gravidanza.

Risonanza magnetica Monza

Presso il nostro Centro Politerapico Polidiagnostico di Monza ci impegniamo a rendere il servizio di risonanza magnetica a Monza accessibile a tutti i pazienti grazie alla convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), in modo che tutti possano usufruire del nostro servizio di risonanza magnetica.
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Elettrocardiogramma (ECG): cos’è, a cosa serve e quando farlo

Elettrocardiogramma (ECG): cos'è, a cosa serve e quando farlo: quali sono i disturbi più comuni | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

L’elettrocardiogramma (ECG) è uno strumento fondamentale per la diagnosi e il monitoraggio delle condizioni del cuore, che ha rivoluzionato cure e trattamenti delle patologie cardiache.
Si tratta di un test non invasivo che registra l’attività elettrica del cuore. Utilizzando elettrodi posizionati sulla pelle del paziente, l’ECG rileva i segnali elettrici che regolano i battiti cardiaci, permettendo di monitorare e analizzare il funzionamento del cuore.

A cosa serve l’elettrocardiogramma?

L’ECG consente di diagnosticare e identificare eventuali anomalie nel ritmo cardiaco o nell’attività elettrica, come aritmie, infarti del miocardio (comunemente detti attacchi di cuore) e ischemie miocardiche, fornendo così ai pazienti una valutazione accurata e tempestiva della loro salute cardiovascolare.

Le aritmie cardiache, ad esempio, sono variazioni anormali nella frequenza cardiaca o nel ritmo delle pulsazioni: troppo rapido (tachicardia), troppo lento (bradicardia) o erratico, e possono essere rilevate e monitorate grazie ai caratteristici cambiamenti nell’attività elettrica del cuore, visibili nel tracciato dell’ECG.

  • Diagnosi di patologie cardiache

L’ECG è fondamentale per diagnosticare una vasta gamma di patologie cardiache. Tra queste, troviamo aritmie (irregolarità nel battito cardiaco), infarti del miocardio (attacchi di cuore) e ischemie cardiache (ridotto flusso sanguigno al cuore).

  • Monitoraggio della salute del cuore

L’elettrocardiogramma è utilizzato per monitorare la salute del cuore nel tempo. Questo è particolarmente utile per i pazienti con condizioni cardiache preesistenti, come quelli che hanno subito un infarto o soffrono di scompenso cardiaco. L’ECG permette ai medici di valutare l’efficacia dei trattamenti e di apportare eventuali aggiustamenti terapeutici.

  • Prevenzione

Un ECG può essere parte di un check-up preventivo, specialmente per persone a rischio di malattie cardiache, come individui con una storia familiare di problemi cardiaci, ipertensione, diabete, o livelli elevati di colesterolo. La prevenzione attraverso un controllo periodico può individuare precocemente potenziali problemi, permettendo interventi tempestivi.

Quando fare un elettrocardiogramma?

  • Sintomi cardiaci

Se si avvertono sintomi come dolore al petto, palpitazioni, vertigini, mancanza di respiro, o affaticamento inspiegabile, è opportuno sottoporsi a un elettrocardiogramma. Questi sintomi possono essere indicativi di problemi cardiaci che necessitano di una diagnosi accurata.

  • Visite mediche di routine

Durante una visita medica di routine, specialmente per persone sopra i 40 anni o con fattori di rischio cardiovascolare, il medico potrebbe raccomandare un ECG. Questo permette di ottenere un quadro generale della salute del cuore e di identificare eventuali anomalie.

  • Controllo prima di procedure mediche

Prima di sottoporsi a interventi chirurgici o altre procedure mediche invasive, un elettrocardiogramma può essere richiesto per assicurarsi che il cuore sia in condizioni adeguate per affrontare lo stress dell’intervento. Questo è particolarmente importante per i pazienti anziani o con anamnesi di problemi cardiaci.

  • Monitoraggio dei trattamenti

I pazienti in trattamento per condizioni cardiache o che assumono farmaci che possono influenzare il cuore devono fare regolarmente un ECG. Questo aiuta a monitorare l’effetto del trattamento e a prevenire potenziali complicazioni.

ECG Monza

Presso il nostro Centro Politerapico Polidiagnostico di Monza ci impegniamo a rendere questo servizio accessibile a tutti i pazienti grazie alla convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), in modo che tutti possano usufruire di un’accurata valutazione della propria salute cardiovascolare tramite l’ECG.

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Esami del sangue: quali patologie possono rilevare?

Esami del sangue: quali patologie possono rilevare? | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

Gli esami del sangue rappresentano una fondamentale finestra sulla nostra salute, consentendo ai medici di individuare precocemente eventuali anomalie e patologie. Questi test consentono infatti di rivelare segnali precoci di problemi che potrebbero svilupparsi in condizioni più gravi. Sottoporsi regolarmente a questi controlli è fondamentale per prevenire e gestire tempestivamente eventuali patologie.

Emoglobina e anemia

Uno degli aspetti essenziali degli esami del sangue è la valutazione dei livelli di emoglobina. L’emoglobina è una proteina presente nei globuli rossi che trasporta l’ossigeno dai polmoni a tutte le cellule del corpo. Quando i livelli di emoglobina sono bassi, si può manifestare un’importante condizione nota come anemia.

Questa patologia può essere causata da una varietà di fattori, tra cui carenza di ferro, deficit di vitamine essenziali o problemi genetici. L’anemia può provocare sintomi come stanchezza cronica, pallore della pelle e mancanza di energia.

Profilo lipidico

Gli esami del sangue, inclusi nel profilo lipidico, sono fondamentali per valutare il rischio di malattie cardiovascolari. Questo esame misura i livelli di colesterolo totale, lipoproteine a bassa densità (LDL o “colesterolo cattivo”), lipoproteine ad alta densità (HDL o “colesterolo buono”) e trigliceridi.

Elevati livelli di colesterolo LDL e trigliceridi, insieme a bassi livelli di colesterolo HDL, possono aumentare il rischio di aterosclerosi e malattie cardiache.

Zuccheri nel sangue e diabete

La misurazione dei livelli di zucchero nel sangue è un elemento cruciale degli esami del sangue, poiché può rivelare importanti segnali del diabete. Il diabete è una condizione in cui il corpo non riesce a regolare correttamente il livello di zucchero nel sangue, portando a complicanze serie come danni ai vasi sanguigni, nervi e organi.

Gli esami del sangue consentono di individuare precocemente l’iperglicemia, consentendo una gestione tempestiva attraverso modifiche dello stile di vita, terapie farmacologiche e monitoraggio costante.

Funzione renale

La valutazione della funzione renale attraverso gli esami del sangue è di vitale importanza per individuare eventuali anomalie ai reni. I reni svolgono un ruolo cruciale nella regolazione dell’equilibrio idrico e nella filtrazione delle sostanze di scarto dal sangue.

Esami del sangue come la creatinina e l’azotemia consentono di valutare l’efficienza renale. Livelli anomali di questi parametri possono indicare problemi come l’insufficienza renale cronica, le infezioni urinarie o altre condizioni renali.

 

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Salute maschile: quali sono gli esami consigliati?

Salute maschile: quali sono gli esami consigliati? | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

Nel mese di novembre, una parte dell’attenzione del mondo della medicina si focalizza sulla salute maschile, attivandosi per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi di salute che colpiscono gli uomini, e quindi la necessità di fare prevenzione e sostenere regolarmente gli esami necessari per monitorare la propria situazione.

Come per ciò che concerne la salute della donna, anche nell’uomo vi sono infatti specificità di cui tenere conto, e la diffusione culturale del concetto di medicina di genere è una sfida fondamentale per il benessere della nostra società.

Patologie maschili più comuni

Il primo step per prendersi cura della salute maschile è individuare quali sono le problematiche specifiche di genere a cui si dovrebbe prestare maggiormente attenzione. Le vediamo qui di seguito.

  • Cancro alla prostata

Il cancro alla prostata è una preoccupazione significativa per la salute maschile: la sua natura spesso asintomatica nelle fasi iniziali sottolinea l’importanza degli screening regolari e di una consulenza specializzata per la diagnosi precoce.

  • Malattie cardiache

La pressione alta e il colesterolo elevato aumentano il rischio di malattie cardiovascolari negli uomini, che sono generalmente più a rischio delle donne. È importante quindi un regolare monitoraggio della pressione sanguigna, diete cardioprotettive e attività fisiche regolari per mantenere un cuore sano; ed eventualmente, l’adozione di programmi di prevenzione mirati.

Per approfondire: Malattie cardiache: come prevenirle e quali visite effettuare

  • Disfunzione erettile

La disfunzione erettile, e più in generale i disturbi della sfera sessuale, possono impattare significativamente sulla qualità della vita maschile, ma ancora oggi sono motivo di imbarazzo nel paziente, che rifiuta di affrontarli con figure specializzate. È importante invece prendere consapevolezza dei benefici che l’individuazione e la risoluzione di queste problematiche possono apportare, alla salute così come al tono dell’umore, ma anche dell’esistenza di terapie innovative come il trattamento della ED con onde d’urto, disponibile al Centro Politerapico Polidiagnostico di Monza.

Prevenzione attraverso lo stile di vita

Adottare uno stile di vita sano è il fondamento della prevenzione delle patologie maschili.

Per cominciare, una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura e alimenti integrali, non solo fornisce i nutrienti essenziali, ma riduce anche i rischi associati a malattie cardiache e altre patologie. L’esercizio fisico regolare è altrettanto cruciale, non solo per mantenere un peso sano, ma anche per sostenere la salute cardiovascolare e ridurre lo stress.

Il controllo dello stress gioca un ruolo determinante nella salute maschile: le pressioni quotidiane possono avere un impatto significativo sul corpo e sulla mente. La pratica di tecniche di gestione dello stress, come la meditazione o l’esercizio di rilassamento, può contribuire a mantenere equilibrio emotivo e fisico. Ridurre il consumo di alcol e smettere di fumare sono passi cruciali nella promozione di uno stile di vita salutare.

Esami consigliati per la salute maschile

La prevenzione attraverso esami regolari è essenziale per la salute maschile a lungo termine. È bene quindi considerare una serie di screening e controlli periodici per individuare precocemente eventuali problematiche.

  • Esame della prostata

Quando gli uomini si avvicinano ai 50 anni, dovrebbero sottoporsi regolarmente a esami della prostata. Questi possono includere il dosaggio del PSA (antigene specifico prostatico) e l’esplorazione rettale. Tali test sono fondamentali per la rilevazione precoce di anomalie nella prostata, inclusi segnali di possibile cancro.

  • Controllo cardiovascolare

Misurare regolarmente la pressione arteriosa e monitorare i livelli di colesterolo sono pratiche fondamentali per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Questi esami forniscono indicazioni cruciali sulla salute del cuore e permettono l’adozione di misure preventive in caso di anomalie.

  • Test di funzionalità epatica

Gli uomini dovrebbero sottoporsi a test di funzionalità epatica per valutare la salute del fegato. Questi test possono individuare potenziali problemi come l’epatite o la cirrosi, consentendo interventi tempestivi.

  • Esami del sangue completi

Un esame del sangue completo fornisce una panoramica dettagliata sulla salute generale. Parametri come il conteggio delle cellule del sangue, la glicemia e i livelli di vitamine sono indicatori importanti del benessere complessivo.

  • Controllo della glicemia

Gli uomini, soprattutto coloro con una predisposizione genetica o uno stile di vita a rischio, dovrebbero monitorare regolarmente i livelli di zucchero nel sangue per la prevenzione del diabete.

Presso il Centro Politerapico Polidiagnostico di Monza disponiamo di reparti e specialisti in grado di trattare tutte le necessità inerenti alla salute maschile.

 

 

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Dolori muscolari, ossei e articolari: quando serve la visita ortopedica?

Dolori muscolari, ossei e articolari: quando serve la visita ortopedica? | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

Quando si accusano dolori ai muscoli, alle ossa e alle articolazioni si fa sovente confusione su quale sia lo specialista di riferimento per il proprio disturbo. Ma, fermo restando che è il proprio medico che deve esprimersi in tali indicazioni, la visita ortopedica è consigliata quando la condizione è dettata prevalentemente da traumi, incidenti e malattie degenerative.

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Controllo della vista: come funziona e perché è importante farlo

Controllo della vista: come funziona e perché è importante farlo | Centro Politerapico Polidiagnostico Monza

Il controllo della vista è un atto essenziale per diagnosticare e prevenire le patologie dell’apparato visivo, ed eventualmente valutare la necessità di una visita specialistica per accertare disturbi oculari che richiedono una maggiore attenzione.

Il test visivo è, in particolare, la prassi per individuare e monitorare:

  • miopia
  • astigmatismo
  • ipermetropia
  • presbiopia

A seguito del controllo, l’oculista può prescrivere l’utilizzo di lenti correttive per gli specifici disturbi diagnosticati. L’esame si struttura essenzialmente in due fasi: il test da lontano e il test da vicino.

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Controllo della vista: test di Snellen

Questo test consente di rilevare i disturbi della vista da lontano, ovvero miopia, astigmatismo e ipermetropia. Dalla distanza di 3-4 metri circa, il paziente deve leggere le righe dell’ottotipo, una tavola a caratteri alfanumerici di dimensioni progressivamente inferiori. Questa prova viene effettuata leggendo con entrambi gli occhi aperti, e successivamente ripetuta con un solo occhio per volta.

L’esame restituisce un risultato in decimi, dove i 10/10 rappresentano la perfetta visione, e ogni riga che non viene letta correttamente toglie un punto al totale.

Test da vicino

Si procede quindi a una lettura da una distanza ravvicinata, utilizzando un ottotipo a 40 cm circa dall’occhio, sempre con la medesima procedura. Il test della vista da vicino permette di individuare la presenza della presbiopia, la quale può coesistere con disturbi rilevati con il test da lontano.

Visita oculistica specialistica

La visita specialistica effettuata dall’oculista consiste nella valutazione della funzionalità della capacità visiva e nell’esame biomicroscopico dei segmenti sia anteriori che posteriori degli occhi, così da verificare eventuali patologie oculari in corso, quali le degenerazioni maculari e il glaucoma, ma anche verificare la presenza di patologie non dell’occhio che portano però a danni oculari.

Nella prima parte di un controllo della vista si esaminano le palpebre e le singole parti dell’occhio a livello biomicroscopico: film lacrimale, congiuntiva, cornea e cristallino. Successivamente, anche con l’aiuto dell’ortottista, si effettuano esami specifici atti a individuare:

  • acutezza visiva
  • funzionalità pupillare
  • motilità oculare
  • fondo oculare
  • pressione intraoculare

Gli utilizzatori di lenti a contatto devono astenersi dall’indossarle prima della visita, con un riposo di 3 giorni per chi usa le lenti morbide e di 7 giorni per chi usa i modelli rigidi.

Potete contattare il Centro Politerapico Polidiagnostico di Monza per effettuare un controllo della vista.