In campo terapeutico gli ultrasuoni sono ottenuti in modo artificiale sfruttando la proprietà di alcuni cristalli minerali sottoposti all’azione di un campo elettrico di corrente alternata di dilatarsi e comprimersi emettendo in questo modo vibrazioni. L’irradiazione ultrasonica genera un micromassaggio di notevole intensità agendo in profondità nei tessuti generando del calore, unendo all’effetto meccanico quello termico.
La terapia con ultrasuoni ha effetti antalgici, rilassanti, ma anche fibrotici e trofici, per questo risulta particolarmente adatta a epicondiliti, sciatalgie e nevriti in genere, periartriti. Esistono due diversi modi per eseguire l’applicazione della terapia ad ultrasuoni: a immersione o per contatto. Si ricorre all’immersione quando le zone che interessano il trattamento sono particolarmente dolenti o ridotte, in questo caso l’area viene immersa in acqua a trentasette gradi prima di essere stimolata dagli ultrasuoni, senza entrare in contatto direttamente con gli elettrodi. Questa modalità richiede max 15 minuti. Nel caso si utilizzi la tecnica per contatto, invece, gli elettrodi entrano direttamente in contatto con la cute. Di durata più breve del trattamento in acqua, quello per contatto non richiede più di 10 minuti.