Metabolismo alterato: quando il problema è la tiroide
Il metabolismo alterato è un problema piuttosto comune nella popolazione, dalle percentuali probabilmente ancora superiori rispetto a quanto riportato dalle statistiche, in quanto si stima che il 70% circa degli italiani non abbia mai fatto un esame della tiroide.
Sebbene infatti vi siano più cause che possono incidere sull’insorgenza delle patologie metaboliche, la regolazione ormonale è sempre il primo fattore da monitorare per una diagnosi completa e accurata.
Che cos’è il metabolismo basale
Con metabolismo basale (MB) si intende il tasso di dispendio energetico per unità di tempo degli animali endotermici a riposo, in condizione di digiuno e con una temperatura ambiente ottimale. Esso comprende l’energia impiegata per le funzioni metaboliche vitali principali, quali la circolazione sanguigna, la respirazione e le attività del sistema nervoso, ed ha un ruolo quindi essenziale nella diagnosi di problemi di metabolismo.
Questo rappresenta tra il 45% e il 75% circa della spesa energetica totale quotidiana.
Tra le varie formule trovate negli anni per il suo calcolo, l’equazione di Harris-Benedict è quella maggiormente usata per una prima stima:
UOMINI: 66 + (13.7 * peso in kg) + (5 * statura in cm) – (6.8 * età in anni)
DONNE: 65 + (9.6 * peso in kg) + (1.8 * statura in cm) – (4.7 x età in anni)
Questa ed altre formule non offrono però un risultato preciso quando applicate su individui affetti da obesità o con massa magra particolarmente sviluppata, ragion per cui un calcolo accurato per l'identificazione di problemi di metabolismo alterato può essere fatto solo con un nutrizionista.
Metabolismo lento e veloce: le cause
Nella maggior parte dei casi, il paziente accusa un metabolismo lento, ossia una lentezza da parte dell’organismo a processare le molecole, che porta a problemi quali una tendenza a ingrassare e conseguente difficoltà a dimagrire, pressione bassa, costante spossatezza, ipersudorazione, maggiore sensibilità al freddo, stipsi.
Le cause possono essere:
- sedentarietà
- dieta squilibrata
- digiuno
- stress
- assunzione di farmaci
- tabagismo
- carenze di sonno
- ipotiroidismo
Viceversa, un metabolismo più veloce del normale porta a bruciare velocemente i nutrienti, che accelera il dimagrimento e impedisce la costruzione di scorte energetiche; questo è causato per la maggior parte delle volte da ipertiroidismo.
Metabolismo alterato e tiroide
Il controllo delle funzioni ormonali è quindi strettamente correlato a un alterato metabolismo, anche in relazione a quelli che sono i principali sintomi dell’ipotiroidismo (sonnolenza, senso di stanchezza generale, depressione, irregolarità del ciclo mestruale) e dell’ipertiroidismo (ipersudorazione, nervosismo, insonnia, diarrea).
Qualora quindi un cambiamento di peso non sia imputabile a mutate abitudini o ad altri fattori certi, la visita dall’endocrinologo è da ritenersi necessaria. Lo specialista potrà a seconda dei casi prescrivere esami del sangue per valutare la regolarità dell’ormone tireostimolante (TSH), la triiodotironina libera (FT3) e la tiroxina libera (FT4); ecografie della tiroide per scovare ingrossamenti della ghiandola, comparsa di noduli e fenomeni infiammatori quali la tiroidite; e incrociare i risultati con quelli di Color Doppler e Power Doppler.
Potete contattare il centro Politerapico Polidiagnostico di Monza per maggiori informazioni.
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Lug 22
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