Mal di gola: come riconoscere quello virale e quello batterico
Con l'abbassarsi delle temperature cresce il verificarsi delle faringiti, più comunemente conosciute come mal di gola. Questo non per una diretta correlazione con il freddo, ma piuttosto perché con un continuo passaggio da ambienti a temperatura differente aumentano le condizioni in cui il nostro sistema immunitario può abbassare la guardia ed essere soggetto all’attacco di virus e batteri, e sviluppare quindi tutti i vari sintomi influenzali.
Di seguito vedremo come è possibile riconoscere un mal di gola virale da uno batterico, in modo da approcciarsi correttamente al trattamento dei disturbi e meglio interfacciarsi, quando serve, con uno specialista.
Faringiti virali e batteriche
Le infezioni virali sono la prima causa del mal di gola, che molto spesso è quindi sintomo di raffreddore e virus influenzali; in questi casi la faringite è una condizione passeggera, che può essere trattata con FANS, spray per la gola, pastiglie balsamiche.
Un mal di gola frequente può essere invece sintomo di un'infezione di tipo batterico, le quali possono avere molte cause, quali il contagio aereo o da oggetti contaminati di batteri quali anche lo streptococco. In questi casi, si ha un coinvolgimento di gola e talvolta anche tonsille, mentre i polmoni vengono raggiunti di rado.
Bisogna poi includere nel discorso una serie di cause non dipendenti da infezione, quali sforzi vocali e l’esposizione ad agenti irritanti (fumo, smog, aria condizionata, reflusso gastroesofageo).
Tosse
La tosse è un sintomo che si associa sovente al mal di gola, in particolar modo quando questo è di origine virale e dovuto al virus del raffreddore (rhinovirus). Con il raffreddore, la tosse può presentarsi sia grassa che secca, in associazione a sintomi tipici quali starnuti ripetuti, naso chiuso o che cola, occhi arrossati o lacrimanti.
Allo stesso tempo, in caso di mal di gola la tosse è un sintomo da prendere in considerazione per valutare l’eventualità di una infezione batterica da streptococco: l’assenza di tosse è infatti un fattore che incrementa le probabilità di aver contratto questo tipo di infezione. È probabile aver contratto lo streptococco quando si ottiene un punteggio uguale o superiore a 2 nel conteggio delle seguenti condizioni:
- febbre sopra i 38° (+1)
- linfonodi del collo gonfi e doloranti al tatto (+1)
- tosse assente (+1)
- tonsille gonfie / con placche (+1)
- età sopra i 45 anni (-1)
Con un punteggio totale di almeno 2, è bene rivolgersi a un medico.
Cali di voce
Una comune faringite non provoca generalmente un calo della voce, sintomo invece tipico della laringite. Il discorso può cambiare invece quando il mal di gola è originato da una tonsillite, la quale può dipendere sia da infezioni batteriche che virali. In questo caso infatti il gonfiore accusato dalle tonsille, le quali sovente presentano anche placche biancastre, può alterare la voce.
La tonsillite viene curata con antibiotici quando causata da infezione batterica, mentre in caso di infezione virale dovrà semplicemente fare il suo corso. Una tonsillite che ricompare di frequenza può invece portare il medico a consigliare la rimozione chirurgica delle tonsille.
Visita otorinolaringoiatrica: quando effettuarla
Quando non si riesce a fare luce sulle cause di un mal di gola persistente o che si ripresenta spesso nel tempo, o ancora, i sintomi non sembrano associabili a nessuna condizione in particolare, è bene rivolgersi a un otorinolaringoiatra.
La visita otorinolaringoiatrica può infatti diagnosticare, oltre alle patologie di naso e orecchio:
- faringiti
- laringiti
- patologie delle ghiandole salivari
- tumori del collo
Volete prenotare una visita otorinolaringoiatrica? Contattate ora il Centro Politerapico Polidiagnostico di Monza!
16
Nov 22
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