Linfomi: che cosa sono, quali sono, fattori di rischio e cure
I linfomi sono una categoria di neoplasie che coinvolgono il sistema linfatico, un componente vitale del sistema immunitario. Di seguito esploreremo cosa e quali sono, i fattori di rischio associati, le opzioni di trattamento disponibili, e l'importanza della visita ematologica come primo passo verso la diagnosi e il trattamento.
Cosa sono i linfomi
I linfomi derivano da alterazioni delle cellule del sistema linfatico, che è composto dai linfonodi, le tonsille, la milza, e i tessuti linfoidi. Questo sistema svolge un ruolo cruciale nella difesa del corpo contro le infezioni. Quando le cellule linfatiche subiscono mutazioni, possono iniziare a crescere in modo incontrollato, dando origine ai linfomi.
Il loro processo di sviluppo coinvolge la trasformazione di cellule linfatiche sane in cellule cancerose. Questo processo può avvenire lentamente nel corso di anni o essere più rapido. Comprendere le fasi di sviluppo è essenziale per affrontare la malattia in modo efficace.
Tipologie
I linfomi sono un insieme eterogeneo di neoplasie che possono colpire il sistema linfatico, ciascuno con caratteristiche distintive che influenzano la diagnosi e il trattamento. Due categorie principali comprendono le tipologie di Hodgkin e di non Hodgkin.
- Linfomi di Hodgkin (LH)
I LH sono caratterizzati dalla presenza di cellule di Reed-Sternberg, grandi cellule cancerose distintive. Questi linfomi coinvolgono tipicamente un unico gruppo di linfonodi e possono presentare sintomi come febbre, sudorazioni notturne e perdita di peso. Tra i sottotipi di LH ci sono il classico LH e il linfoma nodulare a cellule stromali.
- Linfomi di non Hodgkin (LNH)
Questa categoria include un'ampia varietà di condizioni che differiscono nelle caratteristiche cellulari, nelle manifestazioni cliniche e nelle risposte al trattamento. Alcuni esempi di LNH includono il linfoma diffuso a grandi cellule B, il linfoma follicolare, il linfoma mantellare e il linfoma del manto. La classificazione dei LNH si basa sulla morfologia, l'immunofenotipo e i marcatori genetici.
- Linfomi a cellule T e NK
I linfomi a cellule T coinvolgono le cellule T del sistema immunitario. Possono variare dalla forma aggressiva a quella indolente. Il linfoma anaplastico a grandi cellule è un esempio di linfoma a cellule T. I linfomi a cellule natural killer (NK) coinvolgono le cellule NK e possono essere aggressivi.
- Linfoma del Sistema Nervoso Centrale (SNC)
Alcuni linfomi possono colpire il sistema nervoso centrale, causando sintomi neurologici. Il linfoma del sistema nervoso centrale può verificarsi in associazione con un altro linfoma o come entità indipendente.
- Linfoma a cellule del mantello
Questo linfoma è caratterizzato da una crescita rapida e coinvolge principalmente i linfonodi, la milza e il midollo osseo. La presenza di una traslocazione genetica specifica è tipica di questo sottotipo.
Fattori di rischio
L'insorgenza dei linfomi è influenzata da una serie di fattori di rischio, i quali, se compresi in profondità , possono contribuire a una migliore prevenzione e gestione della malattia. Â
La presenza di una storia familiare di linfomi può innanzitutto aumentare il rischio di sviluppare la malattia: mutazioni genetiche ereditarie, se presenti, possono predisporre gli individui a una maggiore suscettibilità . L'incidenza dei linfomi aumenta con l'età , e alcuni sottotipi sono più comuni in uomini rispetto alle donne. Ad esempio, il linfoma di Hodgkin è più frequente nei giovani adulti, mentre il linfoma follicolare colpisce spesso persone di età più avanzata.
Alcune tipologia di linfoma sono associate a infezioni virali, come l'Epstein-Barr virus (EBV) nei linfomi di Hodgkin e T-cellulari, e il virus dell'immunodeficienza umana (HIV) che aumenta il rischio di linfoma a cellule B. E anche l'esposizione a certe sostanze chimiche, come pesticidi, solventi e agenti chimici, può contribuire al rischio di sviluppare un linfoma. L'interazione con agenti tossici può innescare mutazioni cellulari.
Individui che assumono farmaci immunodepressivi a lungo termine, ad esempio dopo un trapianto di organi, sono più suscettibili ai linfomi. Questi farmaci compromettono il sistema immunitario, favorendo lo sviluppo di cellule cancerose. E anche persone affette da malattie autoimmuni, come la sindrome di Sjögren o la lupus eritematoso sistemico, possono avere un rischio leggermente aumentato di sviluppare linfomi.
Opzioni di trattamento
Il trattamento dei linfomi dipende dal tipo specifico e dalla fase della malattia. Le opzioni terapeutiche includono chemioterapia, radioterapia, immunoterapia e trapianto di cellule staminali. L'approccio personalizzato è fondamentale per massimizzare l'efficacia del trattamento e minimizzare gli effetti collaterali.
Importanza della visita ematologica
La visita ematologica gioca un ruolo fondamentale nella diagnosi precoce e nel piano di trattamento di un linfoma. Gli ematologi, specialisti del sangue, utilizzano esami del sangue, biopsie linfonodali e altre indagini per confermare la presenza di linfoma e determinarne il tipo specifico.Â
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