Ernie del disco: diagnosticarle con la risonanza magnetica e intervenire per proteggere la colonna vertebrale

Le ernie del disco sono una delle principali cause di dolore alla colonna vertebrale, che può coinvolgere il tratto cervicale, dorsale o lombosacrale. Possono derivare da fattori degenerativi legati all’età, traumi, posture scorrette o attività fisiche intense e, se non trattate, compromettere la qualità della vita.

Cos’è un’ernia del disco

Un’ernia del disco si verifica quando il nucleo gelatinoso di un disco intervertebrale fuoriesce dalla sua sede naturale attraverso una lesione dell’anello fibroso circostante. Questo fenomeno può comprimere nervi o il midollo spinale, causando dolore, formicolii, debolezza muscolare o difficoltà nei movimenti. Non tutte le ernie provocano sintomi: alcune rimangono silenti, mentre altre generano dolore acuto o cronico.

Sintomi e segnali da non sottovalutare

I sintomi più comuni di un’ernia del disco dipendono dalla zona coinvolta:

• Cervicale: dolore al collo, rigidità, mal di testa, formicolii o debolezza alle braccia e alle mani.
• Dorsale: dolore localizzato alla schiena media, raramente con interessamento neurologico agli arti superiori.
• Lombosacrale: lombalgia, sciatalgia, formicolii o debolezza agli arti inferiori, difficoltà nella deambulazione.

Rivolgersi a uno specialista è fondamentale quando il dolore è persistente, peggiora con i movimenti o si accompagna a deficit neurologici.

Diagnosi: il ruolo della risonanza magnetica

La risonanza magnetica (RM) della colonna vertebrale è lo strumento principale per diagnosticare le ernie del disco. Questo esame non invasivo consente di visualizzare:

• i dischi intervertebrali e le loro eventuali protrusioni o fuoriuscite;
• i nervi spinali e il midollo spinale;
• le strutture ossee, legamentose e tessuti circostanti.

Grazie alla risonanza magnetica, lo specialista può valutare la gravità della compressione nervosa, distinguere tra ernie recenti o degenerative e decidere il percorso terapeutico più appropriato. L’esame è sicuro, privo di radiazioni ionizzanti e può essere ripetuto nel tempo per monitorare l’evoluzione della condizione.

Trattamento delle ernie del disco

Il trattamento dipende dalla gravità dei sintomi e dalle caratteristiche dell’ernia:

• Terapie conservative: fisioterapia, esercizi di rinforzo muscolare, terapie fisiche (onde d’urto, laserterapia, trazione vertebrale), farmaci antinfiammatori e analgesici.

• Interventi chirurgici: nei casi più complessi, quando il dolore o il deficit neurologico non rispondono alle terapie conservative, si può valutare l’intervento di discectomia o altre tecniche mini-invasive.

Un approccio personalizzato, combinando diagnosi accurata e trattamento mirato, permette di ridurre il dolore, ripristinare la mobilità e prevenire recidive.

Prevenzione e cura della colonna vertebrale

Alcune strategie aiutano a ridurre il rischio di ernie e disturbi della colonna:

• mantenere una postura corretta, soprattutto durante il lavoro al computer o sollevamento pesi;
• effettuare esercizi di rinforzo e stretching regolari;
• controlli periodici della colonna vertebrale, soprattutto in presenza di dolori ricorrenti o fattori di rischio come età avanzata o precedenti lesioni.

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